Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Paola Brumana: un’attaccante sempre da 10 in pagella!

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tavagnacco brumana
Paola Brumana, classe ‘82 è una delle giocatrici più “longeve” del campionato italiano, nel suo palmares figurano 2 scudetti, il primo con il Foroni Verona e il secondo con il Bardolino Verona, 3 Coppe Italia, una con il Bardolino e due con il Tavagnacco, due Super coppe Italiane, una con il Foroni Verona e l’altra con il Bardolino. Nella stagione 2009/10, Paola si è classificata al primo posto nella classifica cannonieri con 24 reti. Paola vanta anche diverse presenze nella varie Nazionali giovanili e in quella maggiore.
Ho sentito Paola Brumana per farmi raccontare la sua storia calcistica e qualche curiosità sulla sua vita privata.

Ciao Paola, una bella e lunga carriera la tua, mi dici come è iniziata e se la passione di tuo papà per il calcio ti ha influenzato in qualche modo questa scelta?
• “Ho iniziato alla “tenera età” di se anni giocando all’oratorio con mia sorella, giocavo moltissime ore al giorno e non sempre il papà era contento, spesso mi “costringeva” a tornare a casa anche con qualche “tiratina d’orecchi”. Poi anche lui con il tempo ha agevolato la mia passione con la “complicità” dello zio che aveva giocato a pallone in diverse squadre, come il Como e la Spal. Ho iniziato da piccola con i maschi nella Libertas S. Bartolomeo, poi all’età di 14 anni sono passata alla Vigor Grandate, che poi si è trasformata in Como, dove ho passato due anni in serie B e poi tre anni in serie A. Ricordo ancora con tanto affetto due allenatori che nei primi anni mi hanno cresciuta a livello tecnico e umano: Tommaso Molinaro, quando ho iniziato con i maschietti e successivamente, nel femminile, Cristina Crippa; però devo molto anche a tutti gli altri allenatori che ho avuto, ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa d’importante!”

Tu sei da molti anni il CAPITANO della squadra. Cosa significa essere il capitano di un gruppo? Come ti relazioni con le tue compagne e con il Mister? Trovi differenza tra le giocatrici della tua generazione e quelle di oggi?
• “Io in genere non ho mai avuto grossi problemi di relazione con le mie compagna di squadra e con il Mister, se necessario, parliamo, discutiamo per trovare la soluzione ai problemi che sorgono periodicamente in un gruppo. Con le mie compagne più giovani ho un rapporto molto buono, cerco di dar loro dei consigli, di far loro coraggio e d’incentivarle a far meglio nei momenti difficili, cerco di tenere il gruppo UNITO anche sdrammatizzando spesso con delle battute per tenere a freno la tensione. Trovo notevoli differenze caratteriali e comportamentali fra la nostra generazione e quella attuale, una volta c’era più rispetto e considerazione per “le più grandi”, ora sembra che tutto sia DOVUTO e che sia più facile “ottenere” col minimo impegno, piuttosto che “conquistare” con la fatica e con il lavoro; ma non è sempre colpa delle nuove generazioni, è la SOCIETA’ in generale che ha avuto un cambiamento epocale, coinvolgendo di conseguenza anche la mentalità delle persone, in primis i genitori e poi i figli.”

Lo SPORT porta con se dei VALORI assoluti che ti aiutano a conseguire dei risultati, quali sono per te i più importanti?
• “Guarda, io credo prima di tutto che ci debba essere la LEALTA’ nei confronti delle compagne di squadra e delle avversarie. Una secondo valore importante è l’AMICIZIA quella sincera, cementata nel tempo attraverso il lavoro di gruppo. Un rapporto privo di egoismi personali che rovinano quella serenità che dovrebbe sempre regnare in campo e nello spogliatoio, un rapporto dove la collaborazione è basilare per ottenere dei risultati positivi!”

Il TAVAGNACCO in questi anni ha sempre lottato ai vertici della classifica, ma non è mai riuscito ad arrivare allo scudetto, cosa è mancato per raggiungere il massimo obiettivo?
• “La MENTALITA’ vincente, la “fame”, come si dice oggi, per arrivare in CIMA a fine corsa e tagliare per prime il traguardo. Ci siamo andati spesso vicino, ma, negli anni nei quali abbiamo avuto una squadra all’altezza, abbiamo trovato sulla nostra strada una Torres molto forte e attrezzata che non ci ha permesso di arrivare allo scudetto. Comunque devo dire che questa Società ha regalato a noi giocatrici e ai suoi tifosi anche molte soddisfazioni, un piccolo paese come Tavagnacco ai vertici del campionato per tanti anni non è cosa da poco.”

Tu in tanti anni di attività hai avuto la possibilità di “scontrarti” con dei forti difensori, ce ne puoi citare un paio che ti hanno dato quasi sempre del “filo da torcere”? E quali giocatrici nel tuo ruolo di attaccante hai sempre ammirato?
• “Per quanto riguarda i difensori mi piace citare Giulia PERELLI, forte fisicamente e nel contempo elegante da vedersi, poi Betta TONA, con un ottimo anticipo, pronta e decisa in ogni intervento e pericolosa anche in fase offensiva! Come attaccanti senz’altro al primo posto metto Rita GUARINO, seguita da Patrizia PANICO e da Melania GABBIADINI. Il numero *7* che porto sulla maglia è merito di Rita Guarino che, quando avevo 7 anni, avevo ammirato a Como durante una partita della Nazionale…, io facevo, in quell’occasione, per la prima volta la raccattapalle…!”

Tu lavori e giochi, come riesci a conciliare le due cose? Ormai…hai anche “una certa età”, quando smetterai di giocare rimarrai nel mondo del calcio? Ti piacerebbe allenare?
• “Per quanto riguarda il lavoro non ho molti problemi, faccio “indagini commerciali” presso i Supermercati e mi organizzo gli orari come voglio e ritaglio così il tempo per gli allenamenti e le partite.” “La seconda risposta è più complicata, sinceramente non ci ho ancora pensato…però non mi dispiacerebbe iniziare ad allenare i bambini o le bambine. Chissà…vedremo, sono nel calcio da moltissimi anni…non sarà facile fare delle scelte che siano lontane dal mondo del calcio e dallo sport in generale!”

Il movimento calcistico femminile italiano convive sempre con tanti problemi: problemi di natura economica delle Società, la necessità di una maggior tutela per le giocatrici, mancanza d’investimenti a favore delle Società di tutte le categorie presenti nei vari campionati e anche verso il Movimento calcistico femminile italiano in generale, problematiche presenti da anni che, a mio avviso, ci penalizzano nei confronti di altri Paesi europei, Francia e Germania in prima fila, che sono strutturalmente ben organizzati, hanno fatto investimenti mirati e che, di conseguenza, hanno ottenuto degli ottimi successi a livello internazionale!
Dall’alto della tua esperienza cosa ne pensi di tutta questa situazione?
• “Prima di tutto occorre tener presente che le giocatrici alle varie Nazionali arrivano dalle Società e che quindi se queste non sono adeguatamente sostenute a livello finanziario-organizzativo e strutturale, tutto il Movimento ne risente negativamente.” “Troppe Società faticano a far “quadrare i conti “a fine stagione e molte negli anni hanno chiuso i battenti soprattutto per questa ragione. Importante è poi che si ponga concretamente il problema di tutelare le giocatrici ad ogni livello, molte si ritrovano a fine campionato senza neppure i tanto PROMESSI “rimborsi spesa”! Per quanto riguarda il Movimento femminile in generale occorre che la Federazione OBBLIGHI le Società maschili ad incorporare il settore femminile, come ad esempio ha fatto la Fiorentina con ottimi risultati! Il Gap con le altre realtà calcistiche europee, che hanno fatto grossi investimenti in questo settore, è sempre più evidente quando si affrontano poi le partite a livello di Coppe internazionali e spesso questo vale anche per ciò che riguarda le nostre squadre Nazionali.”

Paola, andiamo un po’ sul privato: Musica, Film, letture? Come trascorri il tuo tempo libero?
• “Mi piace un po’ tutta la musica, ma se devo citare un cantante che mi piace in modo particolare cito Robbie Williams. Per i film seguo, quando posso, alcune serie TV e per le letture ultimamente leggo libri che riguardano la “meditazione”, come il metodo Mindifulness…che significa essenzialmente: consapevolezza, attenzione, presenza mentale: tutte qualità che si possono coltivare attraverso la meditazione!”

Ultima domanda, se TI ASTIENI a far goal alla sua squadra preferita (il COMO!!…), per riconoscenza, papà Martino ti regala due biglietti per una settimana di vacanza in Italia e una all’estero, dove scegli di andare?
• “Per l’Italia, non ho dubbi la Sardegna, ovunque: nord…centro…sud…,sempre molto bella, io amo il mare e lì’ è stupendo! Per la località straniera, io ho visitato gli anni scorsi la parte ovest degli Stati Uniti nelle zona della Florida, Los Angeles, San Francisco...mi piacerebbe quindi visitare l’altra parte del Paese: New York, Washington, Chicago…., ma un’altra scelta interessante potrebbe essere anche l’Australia!”

Grazie Paola, per questa bella chiacchierata…mando a te e alla tua squadra l’augurio di essere sempre degli importanti PROTAGONISTI in questo sport e di continuare a rappresentare con successo una bella REALTA’ sportiva in una regione stupenda come il Friuli!

Mario Merati 
Calciodonne.it

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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