Francesca Signori: «Abbiamo le carte in regola per fare bene in ogni gara»

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Francesca, la leonessa del centrocampo gialloblù che si è presa il posto da titolare la scorsa stagione a suon di ottime prestazioni, è finalmente tornata in campo. Dopo essersi fatta male durante la seconda settimana di preparazione (strappo di 3 cm al quadricipite femorale, ndr) è entrata in campo nella gara esterna con l’Inter.

 

Francesca, domenica sei finalmente tornata in campo dopo il tuo infortunio. Immagino che per una calciatrice grintosa come te sia dura star fuori. Quanto ti sono mancati il rettangolo verde e le tue compagne?

«Stare fuori non è mai facile, soprattutto quando succede all’inizio della stagione e sei carico per cominciare visto che ci sono anche nuove compagne, nuovi obbiettivi e nuovi stimoli. Alla fine accetti la situazione e il pensiero passa dallo sconforto al desiderio di ritorno. Dopo l’infortunio ho fatto le staminali, un piccolo intervento per favorire la cicatrizzazione dello strappo. Ho fatto esercizi in piscina, ho ripreso ad allenarmi con la squadra a inizio novembre e ora sono di nuovo qui».

Purtroppo il tuo ritorno ha coinciso con una battuta d’arresto, la sconfitta con l’Inter (6-0, ndr). L’Inter ha dimostrato di non avere rivali, ma secondo te le assenze quanto hanno pesato effettivamente?

«Sì, è stato un rientro col botto diciamo. Per quanto riguarda l’Inter non si può non riconoscere la loro bravura, certo che avremmo sicuramente potuto fare di meglio e, magari, con la squadra al completo sarebbe stato diverso; non si può sapere però è certo che sono situazioni che fanno crescere tutti perché dopo sconfitte così si cambia atteggiamento».

Il risultato può essere collegato anche a motivi caratteriali?

«Certo, credo che la testa abbia pesato molto sulla prestazione. Dobbiamo stare più tranquille in queste partite e provare a giocare come sappiamo fare. Loro sono forti e fisicamente sono molto strutturate e preparate, ma dobbiamo imparare a gestire meglio le emozioni in partite del genere».

Moralmente come si reagisce a una sconfitta così? Testa sgombra e si pensa alla prossima partita?

«Dal punto di vista morale è concesso pensare alla prestazione fino al martedì, poi si passa oltre e si pensa alla domenica successiva. Ci sono altre partite da giocare. Dopo questa partita ci portiamo dietro gli insegnamenti che abbiamo avuto dalla prestazione per migliorarci nei prossimi incontri».

Adesso che sei di nuovo in campo cosa vuoi ottenere da questa stagione a livello di squadra e, soprattutto, a livello personale?

«Ci sono importanti obbiettivi di squadra ai quali tutte noi crediamo molto, perché riconosciamo il nostro valore e il nostro potenziale. Dal punto di vista personale è un continuo impegno per migliorare e, chissà, anche per tornare in campo dal primo minuto».

La classifica è corta e difficile, ma avete una partita in meno rispetto alle altre squadre. Sentirete la pressione del risultato o affronterete la partita con la consapevolezza di tutto ciò che di buono è stato fatto finora?

«Affronteremo la prossima partita con la stessa mentalità che ci ha contraddistinte in questa prima parte del campionato, consapevoli che il risultato è importante ma anche che abbiamo le carte in regola per fare bene ogni domenica; e soprattutto consapevoli del nostro cuore matto».

Riccardo Cannavaro
Foto: Graziano Zanetti Photographer
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