INTERVISTA A SILVIA FUSELLI

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Silvia Fuselli venticinquenne toscana nata a Cecina e residente nello splendido scenario di Bolgheri, reso noto dalla celebre poesia di Giosuè Carducci “Davanti San Guido”, è una delle calciatrici italiane più in forma del momento. Costantemente in rete in campionato e in Coppa Italia, in questo 2007 ha pure siglato le prime reti con la maglia della Nazionale A di Pietro Ghedin. Cerchiamo di conoscerla meglio, sicuramente scopriremo qualcosa ancora di inedito su di lei. di Bruno Bili Come hai iniziato a giocare a calcio? “Fin da piccola mi piaceva giocare con gli amici intorno a casa e soprattutto mi piaceva giocare a calcio con loro. Il vero sport che praticavo da giovane però era l’equitazione..

...ho fatto gare di agilità fino all’età di 16 anni. Il calcio invece ho iniziato a praticarlo seriamente grazie a mia cugina Jessica Frollani, che è anche cugina della laziale Adele Frollani. Lei giocava già nell’Uliveto Terme in serie C e convinse i miei genitori a lasciarmi provare. Iniziai con lei nell’ultimo mese della stagione e giocai subito in attacco. Feci gol già alla prima partita con l’Under 16 e anche in serie C giocai le ultimissime partite del campionato, anche lì segnando subito gol nella prima partita ufficiale. Poi a settembre passammo tutte e due al Lucca in serie B, io non avevo ancora la macchina, viaggiavo con mia cugina, se non ci fosse stata lei non avrei potuto fare questa esperienza. Quell’anno giocai in B, rimanendo in testa al campionato fino a gennaio, e con l’Under 16 vincendo la fase regionale. Poi però mi feci male al ginocchio sul finale di stagione e rimasi ferma l’anno dopo per l’operazione”. Un infortunio che non le ha impedito di riprendere la carriera però. “Il Lucca, in quella stagione in cui sono rimasta ferma, aveva avuto problemi e si era iscritta alla serie C, ma era ritornata subito in B. Così nella stagione 99-2000 anche io ricominciai, sempre per merito di Jessica che mi spinse a non mollare. Con il Lucca vincemmo la serie B e dopo lo spareggio con l’Isernia al Flaminio a Roma vinto 3-1 in cui ho segnato due reti, salimmo in serie A”. Intanto Silvia si è trasferita a vivere a Pisa, per studiare all’Università, scegliendo un ramo per nulla facile a Chimica Farmaceutica: Tossicologia analitica socio-ambientale: la laurea arriverà nel 2005 con voto finale 110. Ma torniamo al calcio. “In serie A ci siamo salvate, poi alla fine di quella stagione è arrivata la richiesta dell’Agliana, la squadra più blasonata della Toscana di allora. Non mi sono ambientata subito, il primo anno ho risentito dei carichi di lavoro variati, siamo sempre stati a metà classifica. Ho fatto tre stagioni con loro, alla fine dello scorso anno avevo deciso che avrei cambiato e sono stata contattata dal Torino. Mi ha fatto molto piacere che una squadra importante mi avesse cercato, nonostante non avessi fatto molto in quel periodo. Quando ero più giovane, avevo avuto richieste importanti da squadre in quel momento molto in vista, ma per motivi di studio non volevo allontanarmi troppo da casa. Lo scorso anno invece ho voluto provare questa nuova esperienza e mi sono trasferita a Torino”. Com’è stato il tuo ambientamento a Torino? “Devo dire che la grande città non fa parte del mio stile di vita preferito: non mi piacerebbe viverci abitualmente. Con le compagne invece ho trovato un buon clima di amicizia: conoscevo appena Tatiana Zorri e Raffaella Manieri per averle avute compagne in Nazionale, poi c’era anche Chiara Cacciatori, che era con me all’Agliana ed è passata anche lei quest’anno al Torino, anche se viaggiando da Carrara a Torino. Mi sono trovata bene e anche tecnicamente mi piace molto come si lavora qui. Il gol fatto sabato col Bardolino uno dei più belli che ho fatto nella mia carriera, di sinistro, che non è il mio piede (con un forte tiro a incrociare sul palo lontano appena entrata in area dalla destra, ndr) è un esempio della crescita tecnica. Non è venuto per caso, sono cose che proviamo in allenamento col mister Giancarlo Padovan e con il professor David Chiodo, e che a volte riescono pure in partita. Ho sentito fin da subito un clima buono nei miei confronti, poi ho legato subito con le altre: Nuria, Rita e Raffa sono quello con cui ho legato di più (la spagnola Guardia, Caravilla e Manieri, ndr), con Tatiana anche se abitiamo insieme, invece, ci vediamo in realtà molto poco. Quest’anno mi sono presa un anno sabbatico col lavoro e ho deciso di fare solo la calciatrice a tempo pieno, così mi alleno tutti i giorni. Certamente non potrei frequentare uno stage di laboratorio analisi ambientali come facevo ad Empoli. Per il futuro vedremo…”. Intanto c’è stata anche la Nazionale. “Si, lo scorso anno ho debuttato a Isernia in Italia-Grecia negli ultimi minuti, poi ho fatto tute le varie tournèe, in Grecia, Ucraina, Serbia, Canada, Germania, Islanda, Corea… Insomma abbiamo girato parecchio. Quest’anno sono rientrata per il Torneo dell’Algarve in Portogallo dove ho anche segnato, due gol con l’Irlanda e uno con la Germania di testa in finalina. Ricordo molto bene il primo gol, con un gran tiro da appena fuori area, mi sono girata e sono corsa verso la panchina… Poi ho segnato ancora in Scozia in amichevole, l’altra settimana invece abbiamo perso a Trento con la Svezia. Speriamo con le prossime partite di qualificarci per l’Europeo”. Nonostante sei partite saltate per un infortunio alla caviglia patito a novembre in campionato, Silvia ha realizzato già 13 reti, l’anno migliore per lei in serie A. In queste ultime nove giornate di campionato disputate ha realizzato 10 reti, con una tripletta contro il Senigallia. E un paio di reti da “ex”: “Si, con l’Agliana avevo anche segnato all’andata da loro e non avevo esultato, per rispetto nei loro confronti e per i buoni rapporti che ho avuto con tutti. Qui al ritorno rientravo dopo l’infortunio e volevo fare gol per riprendere bene, così ho tirato il rigore alla fine, anche se io non sono una rigorista”. Mercoledì scorso poi, ancora una rete in semifinale di Coppa Italia all’Agliana, di rapina al 92’, strappando la palla al portiere in difficoltà su un retro passaggio alto. Per quest’anno il campionato è andato, ma c’è ancora un obiettivo in ballo: la Coppa Italia, che tu hai provato a conquistare proprio lo scorso anno con l’Agliana contro il Bardolino. “Si, veramente non c’è stata storia, loro hanno vinto 4-1, speravamo in qualcosa di più essendo una partita secca, ma è andata proprio male. Magari questa volta mi va meglio..”. E questo è ovviamente l’augurio di tutti, qui al Torino. Ringraziamo Silvia per la sua gentilezza e chiudiamo proprio con Giosuè Carducci, rivolgendole la stessa esortazione finale che i “cipressi che a Bólgheri alti e schietti, van da San Guido in duplice filar” rivolgono al poeta nella sua ode: “Oh, resta qui”… Bruno Bili La scheda SILVIA FUSELLI Ruolo attaccante Luogo/ data nascita Cecina (Li) 1-7-1981 Altezza m 1,61 peso 57 kg CURRICULUM SPORTIVO Squadra/ categoria/risultati pres/ reti 1996-97 ULIVETO TERME C 1997-98 LUCCA B 1998-99 inattiva 99-2000 LUCCA B 2000-01 LUCCA B 2001-02 LUCCA B promossa in A 2002-03 LUCCA A 12a 24 7 2003-04 AGLIANA A 8a 22 4 2004-05 AGLIANA A 6a 12 5 2005-06 AGLIANA A 7a; finalista C.Italia 19 9 2006-07 TORINO A* 2a 15 13 (*manca una partita al termine) presenze in A: 77; reti 25 col Torino: presenze in A 15, reti 13 (1 rigore) +4 in Coppa Italia (in 6 presenze) Nazionale A: presenze 10/ reti 4 Le reti granata 2006-2007 Campionato 56 16 Pasqui 13 Fuselli (1) 9 Zorri (1 su rigore) 4 Cantoro, Gueli 3 Gangheri, Bruno 2 Manieri 1 Miniati 1 autorete Coppa Italia 34 11 Pasqui 7 Bruno 4 Fuselli 3 Cantoro 2 Guardia, Zorri, Nicola 1 Bosi, Carissimi, Gueli Complessive 90 27 Pasqui 17 Fuselli (1) 11 Zorri (1) 10 Bruno 7 Cantoro 5 Gueli 3 Gangheri 2 Manieri, Guardia, Nicola 1 Bosi, Carissimi, Miniati 1 autorete Ufficio Stampa Torino ACF Torino Bruno Bili 347/ 51.42.057