Zoe Caneo è una sentenza da fuori area. Con il suo gol all’incrocio ha realizzato il pareggio contro La Saponeria Unigross, in quella che è stata una delle partite più emozionanti e tese della stagione gialloblù (4-3).
Ormai per lei il gol da fuori area è un marchio di fabbrica.
«Marchio di fabbrica è un po’ eccessivo (ride, ndr). Diciamo che in questa stagione mi sono allenata molto su questa giocata e fortunatamente ogni tanto riesce. In passato non avevo tanto coraggio sul tiro da lunga distanza, anche se provavo a spronarmi per tentare la soluzione da fuori. Quest’anno, grazie al mister, mi sono allenata molto e questo è il risultato».
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Chiacchierando con Eleonora Goldoni scorgi in lei qualcosa di molto profondo, una "realtà" che va oltre all'aspetto più puramente sportivo... Un qualcosa - o meglio un qualcuno - che rende veramente questa ragazza un esempio, non solamente in un rettangolo verde di gioco. Abbiamo imparato a conoscerla attraverso le sue gesta sportive (e di studio Universitario in America), ma il mondo di questa campionessa - e non solo in campo - parte da un concetto che potrebbe apparire distante, solo apparentemente però.
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Classe 1997, numero 7 sulla maglia e 5 reti all’attivo in questa stagione: stiamo parlando di Marta Longoni, ventenne centrocampista del Milan Ladies e nuova “tappa” del progetto di interviste di calciodonne.it. La presentazione di Agnese Bonfantini, che ha nominato la centrocampista rossonera come destinataria delle nostre interviste, è già eloquente sulla qualità dell’atleta in questione: “Nomino Marta Longoni perché credo sia una calciatrice di grandi potenzialità -disse Agnese nell’intervista-, è molto brava di testa ed è molto impostata fisicamente. In questi due derby disputati credo sia stata una di quelle che ci ha messo più in difficoltà”.
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Siamo nel finale di stagione, dove può arrivare la squadra e quali sono gli obiettivi? A inizio stagione avevamo un obiettivo che oggi è stato raggiunto anche se poi, partita dopo partita, ci siamo ritrovate a lottare e sperare per un risultato ancora più importante.
Da 0 a 10 dai un voto alla vostra stagione e motivacelo. Personalmente alla stagione darei un 8. A inizio anno nessuno vedeva in noi un avversario che poteva dare fastidio, probabilmente per la giovane età e la poca esperienza in un campionato così importante, per gran parte della squadra; invece ce la siamo giocata con tutte le squadre, anche quello di maggior prestigio ed esperienza. Adesso restano le ultime 5 partite perciò dobbiamo rimanere concentrate e guardare avanti cercando di far tesoro degli errori che abbiamo commesso e allo stesso tempo essere orgogliose per i miglioramenti fatti.
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Facciamo il punto della stagione con Alessia Pecchini. Il terzino, uno dei pilastri gialloblù, esalta la squadra ma allo stesso tempo non vuole abbassare il livello di concentrazione. Tante vittorie, tanti gol, ma ancora partite difficili da affrontare.
Alessia, domenica vittoria importante con il Castelnuovo (8-0): avete guadagnato un punto sul Vittorio Veneto (0-0 con la Pro San Bonifacio); vi sentite più tranquille sapendo di aver allungato il distacco dal quarto posto?
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E' alla Res Roma da 4 anni, e nelle tre precedenti stagioni ha contribuito alla vittoria dei tre scudetti Primavera conquistati dalla società giallorossa. Centrocampista di qualità, molto brava negli inserimenti e dotata di un buon tiro, Claudia Natali domenica scorsa ha debuttato in Serie A, entrando nel secondo tempo durante la gara Verona Res Roma.
In questa intervista ci racconta le sue sensazioni, il suo rapporto con le compagne di squadra e con il tecnico, e le sue prospettive future in campo e fuori.
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L’attaccante della Grifo: “Mi dispiace per i tanti infortuni subiti, la classifica a volte è bugiarda. Mi ispiro a Kakà e Ronaldinho”.
Non è forse una stagione particolarmente fortunata per Sofia Pellegrino, attaccante della Grifo Perugia, come del resto non lo è per tutta la squadra biancorossa. L’atteggiamento positivo e la grande forza di volontà di Sofia vengono comunque fuori anche da una veloce intervista come la seguente, in cui l’attaccante ha subito precisato che il gruppo guidato da Valentina Belia ha comunque dei degli ottimi valori tecnici, aldilà di quella che può essere la classifica:
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Hedvig Lindahl non ha bisogno di troppe presentazioni. Classe 1983, nata a Katrineholm, in Svezia è considerata uno dei portieri più forti al mondo.
Ha iniziato la sua carriera giocando in diverse squadre svedesi per infine approdare nel 2014 al Chelsea Ladies, dove tuttora ricopre il suo ruolo, lo stesso che da anni riveste nella nazionale svedese. Nella sua lunga e ricca carriera ha partecipato ai Campionati Europei, ai Campionati Mondiali e alle Olimpiadi. Ha vinto il premio di miglior portiere svedese dell’anno diverse volte, mentre per due anni consecutivi (2015 e 2016) è stata insignita del Diamantbollen, premio annuale assegnato alla miglior giocatrice svedese.
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A tu per tu con l’estremo difensore rossoblù, Beth Griffiths. Classe ’93, che fino a settembre viveva a Leamington Spa, vicino la più nota Birmingham. Oggi, quando le abbiamo chiesto di rilasciarci questa intervista ha prima risposto “Io non parlo italiano” poi ha sorriso, ha aggiunto un british “mmm ti bigliu pa li peri” e ha iniziato a raccontarsi.
Leggi tutto: Beth Griffiths: "io voglio restare"
Chiara De Vincenzi è tornata. Infortunatasi contro l’Inter Milano il 7 maggio 2017 e operatasi al crociato anteriore del ginocchio, è finalmente tornata in campo: ha giocato con la Primavera sabato e adesso non vede l’ora di scendere in campo con la prima squadra.
Come sta fisicamente? È in grado ora di allenarsi normalmente?
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