Venerdì, 29 Marzo 2024
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L’AIAC Ca 5 sezione Veneto su Belloli

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calcio5venetoL’AIAC Ca5 sezione Veneto, incredula dell’affermazione fatta dal presidente della LND Felice Belloli, si dissocia da tale infelice esternazione.
Siamo sicuri che il calcio femminile vada ben oltre certe affermazioni e siamo convinti che principi e valori di questo sport siano di aiuto alla crescita morale individuale di ogni atleta.
Siamo altresì convinti che il percorso sportivo di un’atleta non debba essere giudicato dalle preferenze sessuali, ma dall’impegno profuso sul campo, impegno fatto di numerosi sacrifici causati anche dalla scarsa, insufficiente organizzazione dei campionati che non consentono una regolare pratica sportiva. Sacrifici di atlete e società che devono sempre sopperire a tali mancanze. Atlete e società che dedicano tempo ed energie il più delle volte a titolo gratuito esprimendo e concretizzando il concetto di sport dilettantistico! Società facenti parte di una Lega che, come riportato sul sito stesso, afferma di essere: “la famiglia sportiva dilettantistica più grande d'Europa, che opera e promuove i valori della lealtà sportiva, del rispetto delle regole e della solidarietà sociale.”
Siamo quindi fiduciosi che questa infelice esternazione sensibilizzi e porti tutti ad una profonda riflessione che migliori l'organizzazione dei campionati ed
implementi sopratutto i settori giovanili senza i quali nessuno sport può avere futuro.

Pertanto, come anche affermato dalla carta olimpica, ribadiamo che, la pratica dello sport è un diritto dell'uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-­‐play. Speriamo quindi vengano presi i giusti e doverosi provvedimenti in modo da poter proseguire nella crescita di un movimento in continua espansione. Riportiamo anche l'articolo 3 della Costituzione Italiana :
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
Viva lo sport e chi lo pratica!
Qualsiasi sia la sua identità politica, economica, sociale e sessuale.
Roberto Quaranta Referente Veneto A.I.A.C. Calcio a 5

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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