Daniela Sogliani: la porta, un paio di guanti e tanta personalità!
- Mario Merati
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C’è una bella frase che mi piace citare relativa ai portieri di calcio: “La vita è fatta di piccole solitudini, quella del portiere di più!” Daniela Sogliani è stata una dei migliori portieri del Calcio Italiano femminile negli anni 70-80, un palmares importante e vincente che comprende quattro scudetti: uno con il Milan nel 1975 e tre con l’Alaska Lecce negli anni 81-82-83. Ha vinto anche 4 Coppe Italia, due con il Milan e due con l’Alaska Lecce. Inoltre Daniela vanta moltissime presenze in Nazionale dove ha esordito a soli 17 anni nell’amichevole Italia-Spagna il 20 Luglio 1971.
Lungo l’elenco delle squadre nelle quali Daniela ha militato, cito solo le prime due: la A.C. Savorelli di Milano, poi la Peco Saronno…e, l’ultima, il Milan nelle stagione 87-88 dove ha chiuso la sua carriera calcistica.
Grazie alla sua esperienza fra i pali, non è difficile per Daniela continuare la sua vita sportiva INSEGNANDO alle ragazze “il mestiere” di portiere ed intraprende quindi, con successo, la carriera di allenatrice.
Daniela, grazie alla sua attività professionale, è spesso all’estero e in Belgio e in Germania frequenta alcuni corsi per allenatori, dove consegue attestati e diplomi di notevole importanza. Al rientro in Italia viene subito chiamata allo Sporting Segrate e successivamente all’ASI Monza, dove trova come allenatrice l’amica Ulla Bastrup, un binomio che dà subito buoni frutti perché vincono due campionati nelle stagioni 2004-2005 e 2006-2007. Daniela è tuttora l’allenatrice dei portieri della Pro Lissone calcio femminile.
Ho incontrato Daniela e mi sono fatto raccontare la sua bella carriera: i suoi inizi…i suoi successi e i suoi ricordi.
Ciao Daniela, passano gli anni, ma i ricordi restano indelebili nella nostra mente e soprattutto nei nostri cuori, ci vuoi raccontare quando hai iniziato a giocare a calcio?
• “Ho sempre avuto questa passione, da piccola giocavo nei campetti vicino a casa con gli amici, ma anche per strada…l’importante era giocare…Poi ho trovato una squadra “ufficiale”, l’A.C Savorelli, successivamente la PECO Saronno femminile del Presidente Perini, che militava in serie A nel gruppo delle squadre appartenenti alla Federazione di Torino (allora ne esistevano due…TORINO E ROMA). In seguito alla riunificazione delle due Federazioni ho continuato con la PECO Saronno, poi la Lombarda, diventata in seguito Milan e qui ho vinto, nel ’75, il mio primo scudetto e due Coppe Italia.”
Chi è stato ad individuare in te le capacità e l’indole di giocare in porta?
• “Non ho iniziato subito a giocare in porta, mi piaceva all’inizio correre dietro ad un pallone, poi a Saronno ho provato a giocare in porta e, viste le mie capacità, l’allenatore di allora mi ha spronato a continuare in questo ruolo e così è stato…ero giovanissima, avevo solo 17 anni e l’anno dopo ero già titolare nella PECO… poi ho avuto la soddisfazione e l’emozione di esordire in quella stagione in Nazionale contro la Spagna.” “Allora non c’erano i preparatori dei portieri come ci sono oggi, mi allenavo da sola, una preparazione personalizzata, dura, ma che ha dato sempre grandi soddisfazioni e buoni risultati.”
Hai militato in tante squadre,4 scudetti e 4 coppe Italia, ci vuoi raccontare le tue emozioni di quel periodo?
• “Un periodo bellissimo, ricordo con emozione il primo scudetto con il Milan, poi a seguito di un accordo fra il Presidente del Milan Vittorio Pino e quello dell’ALASKA Lecce, Ernesto Guarini, c’è stata la fusione fra le due squadre sotto il nome dell’Alaska Lecce. Pensa Mario, c’erano due blocchi di giocatrici e quelle, come me, dell’ex Milan si allenavano a Milano. Tutti i venerdì sera prendevamo il treno in vagone letto per andare a Lecce, giocavamo il sabato e tornavamo la domenica, così per tre anni…ma in tre anni abbiamo vinto tre scudetti e due coppe Italia.” “Ricordo con piacere in quel periodo l’allenatore Antonio Curreri ed il Dirigente Quintini che ci hanno seguite prima al Milan e per il primo anno a Lecce.”
Le tue compagne di squadra…, le tue avversarie, vuoi citarne qualcuna? dimmi due o tre nomi tra i più forti difensori che hai avuto a protezione della tua porta e due o tre attaccanti che ricordi particolarmente pericolose.
• “Guarda, sono tantissime le giocatrici brave che ho avuto come compagne e come avversarie, ne cito solo alcune, scusandomi con le altre…Ricordo la danese Susanne Augustensen, attaccante di altissimo talento, la Vignotto, anch’essa attaccante di valore, Adele Marsiletti, terzino di fascia velocissima, imprendibile nelle sue accelerazioni.”
Daniela, quali ricordi hai delle tue partite in Nazionale?
• “Il debutto a 17 anni, nel ’71, contro la Spagna in preparazione alla Coppa del Mondo in Messico. Poi allo stadio Azteca la partita contro il Messico davanti a 110 mila persone, incontro terminato con tante discussioni e polemiche. Ricordo il Mundialito nell’81 in Giappone, poi molte altre partite contro la Cecoslovacchia, la Francia, Spagna, Paesi Bassi…tante partite, vittorie e sconfitte, sempre e comunque tante emozioni!”
Il portiere è “l’ultimo baluardo” un suo errore è spesso decisivo per le sorti dell’incontro, quali sono le doti principali di un portiere e quali sono le tecniche più efficaci che insegni alle tue “alunne” che giocano in porta?
• “ Io credo che il portiere sia il ruolo più completo in una squadra, osserva tutto il campo e deve possedere una dote: quella di prevedere lo svolgimento dell’azione a 360°. Un portiere deve avere: agilità, riflessi, forza, elasticità, coraggio. Questi sono gli insegnamenti principali…poi lavoro duro e sacrifici per affinare la tecnica! In questi ultimi anni poi occorre che il portiere abbia anche “piedi buoni” perché viene sempre più coinvolto nelle azioni difensive.”
Anni e anni di calcio giocato e ora sei un’allenatrice, quali sono per te i VALORI principali che ci DEVONO essere in uno sport di squadra?
• “In un gruppo l’UNIONE d’intenti...remare TUTTI nella stessa direzione per arrivare ad ottenere gli obiettivi che si sono inizialmente previsti. Rispetto fra le giocatrici e nei confronti dell’allenatore, Dirigenti, Società. Tutti devono essere coinvolti in un progetto!”
Andando nel privato, fuori dal lavoro e dal calcio... hai qualche hobby… Letture, Film ...canzoni…?
• “Io sono impegnata come VOLONTARIA in CROCE BIANCA, nel tempo che mi rimane libero mi piace leggere libri e giornali, vedere documentari in Tv, bellissimi in queste settimane quelli di Alberto Angela.”
Hai girato molto con le tue squadre e la Nazionale, dove ti piacerebbe trascorre una settimana di vacanza in Italia e all’estero?
• “In Italia certamente le due isole maggiori: Sardegna e Sicilia, per l’estero mi piacerebbe ritornare in Sud AFRICA, Città del Capo, Johannesburg, Soweto, Cape Town e tante altre…un Paese bello, affascinante!”
Grazie Daniela per questa simpatica ed interessante intervista, grazie soprattutto per il tuo impegno calcistico che continua regalando la tua esperienza alle giovani , che sarebbe bello ed utile seguissero il tuo esempio sia come atleta e, ora, anche come donna impegnata nel Sociale.
In foto: Sogliani, Merli, Paolino, Furino
MARIO MERATI