Martedì, 16 Aprile 2024
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Correre senza saper camminare...

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genta_4254_thumb_other150_204Molti tecnici vengono accusati di non essere in grado di far giocare una squadra ad un livello accettabile , con schemi, tattiche specifiche e moduli adatti alla formazione. Ci viene detto che la parte tattica non viene curata e lo sviluppo del gioco spesso si limita a verticalizzazioni e a schemi basilari. 
Sono anni che sento queste discussioni , ma ogni volta mi pongo la stessa domanda...ma chi fa questa critica conosce il calcio femminile? Purtroppo molte di queste critiche vengono fatte dall'interno del nostro mondo..da ragazze e spesso dai presidenti delle stesse società.

Per fare tattica serve la tecnica individuale e quella collettiva, ma siamo sicuri che le nostre giocatrici abbiamo nel proprio bagaglio questi 2 elementi? Siamo consapevoli del fatto che nelle nostre squadre vedere un azione con più di 5 passaggi consecutivi risulta un'impresa difficile? .

I tecnici che lavorano nel calcio femminile questo problema lo hanno compreso e anche nell'ultimo stage di Coverciano la collega Bertolini ha sollevato la questione chiedendo che il programma di aggiornamento fosse focalizzato sul possesso palla.

La tecnica individuale e quella collettiva, pur sembrando questioni superate a coloro che militano in campionati nazionali, forse dovrebbero essere rispolverate e utilizzate come tramite per arrivare a sviluppare la tanto invocata tattica collettiva.

Come è possibile fare tattica quando mancano le basi della tecnica? Sarebbe come chiedere ad un bambino che non ha ancora imparato a camminare di fare una corsa..

I settori giovanili e le formazioni regionali normalmente ( sto generalizzando ) hanno uno staff tecnico di bassissimo profilo , con tecnici che spesso sono genitori volenterosi che si prendono l'incarico di allenare una formazione. Questa situazione genera un problema enorme , perché la carenza tecnica che troviamo nei campionati nazionali spesso è figlia di una scorretta e improvvisata preparazione giovanile.

Se vogliamo aumentare il livello del nostro calcio abbiamo bisogno di tecnici preparati che seguano i settori giovanili e che insegnino tecnica individuale e quella collettiva.

Le ragazze che escono dai settori giovanili, oltre a consolidare il concetto di possesso palla, dovrebbero trovare preparatori in grado di dare indicazioni sui moduli, sul gioco a zona, sulle transizioni attive e negative, sulla fase di possesso e non possesso e in generale su tutto ciò che viene definito tattica di gioco.

Molto spesso ( campionati regionali e in alcuni casi anche in serie B ) i tecnici che dovrebbero dare indicazioni sui concetti appena descritti non hanno le conoscenze adeguate e il livello generale oltre a non aumentare si trova ad arricchirsi di insegnamenti sbagliati che ritroviamo poi nel bagaglio personale delle atlete che vengono ingaggiate in formazioni di livello superiore.

Nei campionati nazionali ( A2 e A) il livello degli allenatori si è alzato moltissimo (in questi ultimi anni) grazie anche ai numerosi corsi che la divisione organizza in collaborazione con l'associazione allenatori (sono previsti altri incontri con lo scopo di aumentare la conoscenza tecnico-tattica dei vari tecnici).

Ma come visto il problema deve essere gestito all'origine con scuole calcio di alto livello che riescano a colmare il gap tecnico tattico che rallenta la crescita del nostro sport.Servono allenatori in serie D, C e B che siano all'altezza della situazione in grado di preparare calciatrici che si possano inserire velocemente in ambiti nazionali .

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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