ELEGANZA, TECNICA, GRINTA E UN AVVENIRE TUTTO DA CONQUISTARE!

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Si giocava l'amichevole Under 17 tra le nostre azzurrine e le tedesche, quel 25 Aprile del 2009 presso lo stadio O.Martini di Castelfranco di Sotto. Dopo aver stretto la mano al Ct Sbardella e alla Rita "Nazionale" Guarino mi collocai tra le due panchine per la consueta cronaca fotografica da esporre sul sito di calciodonne.it. Bella partita, la qualità delle giovani protagoniste e il bel gioco espresso, posero l'ottimo pareggio in secondo piano. In campo c'erano due Valentina: la numero UNO, che cercherò di intervistare prossimamente (che numero che fece quel portiere!) e la numero TRE: Una lunga coda bionda, gesti eleganti e decisi, ottima tecnica, spingeva con leggerezza e forza sulla sua fascia, garantendo un ottimo equilibrio tattico in fase difensiva, coprendo ogni tentativo d'azione avversaria.
Questo è il mio primo "incontro" con Valentina Pedretti, diciottenne, studentessa di ragioneria e calciatrice in forza al Brescia del presidente Cesari e colonna della Nazionale Under 19. Nel dicembre dello stesso anno, la bella Valentina, classe 1993, sarà premiata come "Miglior Giovane Promessa" al Golden Girls organizzato ai Castelli Romani insieme a Casaroli, Linari e Mason. Giovani atlete, dal futuro certo, che ritroviamo tutte con la Nazionale Under 19 e protagoniste sui campi del Campionato di serie A. Dopo questa breve presentazione, passiamo a conoscere meglio la giovane rondinella... Dove nasce la tua passione per il calcio? E' una passione che ho fin da piccola, nata grazie a mio padre (che tutt'ora mi segue sempre, ed è il mio primo tifoso).Valentina, quando hai iniziato a giocare e dove? Ho iniziato all'età di 6 anni nell'Oratorio di Vertova, il mio paese. I miei primi calci ad un pallone sono stati con i miei coetanei maschi fino all'età di 11 anni, quando la squadra del paese decise di tesserarmi nella squadra a 11 maschile.
E dopo? L'anno successivo, all'età di 12 anni, sono passata all'Atalanta femminile, una società che mi ha dato tanto: ho vinto due scudetti Primavera e ho esordito in serie A all'età di 15 anni. Con questa società ho conquistata la mia prima maglia azzurra.
In questa stagione il salto di categoria con la chiamata del Brescia? Quest'anno, all'età di 18 anni, ho fatto quello che si dice il salto di qualità e sono passata dall' Atalanta (serie A2) al Brescia: una società che punta al vertice del calcio Italiano ed Europeo, una società che può darmi molto, dal punto di vista calcistico e umano.
Nel Brescia hai trovato atlete di grande spessore e professionalità, come ti sei trovata con le nuove compagne? L'impatto con il nuovo ambiente Brescia non è stato difficile, ho trovato ragazze che giocano da tempo ad alti livelli, ma sono tutte ragazze umili e mi hanno sempre aiutata dandomi consigli utili.
Giuseppe Cesari, un presidente che ha dedicato una vita alla promozione di questo sport, come ti ha "conquistata"? Il presidente Cesari è un uomo straordinario, lui è un presidente che crede davvero nel movimento femminile, ecco pechè a noi ragazze non fa mancare mai nulla, una persona magnifica!
Dove vuoi arrivare con il calcio? E soprattutto, cosa vorresti dal calcio? Sicuramente sogno, come ogni calciatrice italiana di arrivare un giorno a indossare la maglia della nazionale maggiore, anche se è la strada è ancora lunga e dura e ... poi vorrei vincere qualcosa d'importante.
Parliamo di Nazionale, tu che sei una "vecchia" azzurrina... Ho iniziato con le convocazioni in Under 17, di mister Sbardella, partecipando alla prima e seconda fase dell'Europeo, da cui siamo malamente uscite; il passo dall'Under 17 all'Under 19 è stato breve, con l'età, ho ricevuto la convocazione di mister Corradini per la fase finale dell'Europeo in Macedonia (uscite alla fase dei gironi).
Lo anno scorso, abbiamo conquistato la semifinale dell'Europeo che si è svolto in Italia e la qualificazione al Campionato del Mondo Under 20 che si disputerà, quest'anno, in Giappone!
ei fresca dell'esperienza in Russia per la qualificazione all'Europeo che purtroppo ci vede escluse dalla fase finale, nonostante due belle vittorie contro Russia e Scozia.
Cosa è accaduto contro la Spagna? Purtroppo non ci siamo qualificate per la differenza reti, ma abbiamo giocato tre grandi partite, anche quella contro la Spagna (anche se il risultato direbbe il contrario); Nei primi 30 minuti abbiamo avuto noi il pallino del gioco, e ha rovinato tutto quel gol "stupido" che ci ha penalizzato nel momento migliore della partita. E' stata una doccia fredda e non siamo riuscite a ribaltare le sorti dell'incontro... e poi è andata com'è andata...
Ritengo che le nostre calciatrici dispongono di indubbie qualità tecniche ma non bastano a conquistare i risultati sperati. Cosa ci manca per competere con le avversarie? Indubbiamente, noi ragazze italiane facciamo della tecniche il nostro punto di forza ma per fare il salto di qualità, in campo internazionale, ci servirebbe una mentalità più vincente e credere di più nelle nostre capacità invece molto spesso siamo noi stesse a non credere nelle nostre potanzialità.
Un finale di campionato impegnativo, con scontri diretti, che possono ancora cambiare le sorti della vittoria finale del campionato? Per noi rondinelle sarà un finale di campionato ad alta tensione, le due sconfitte contro Torres e Tavagnacco ci hanno fatto perdere punti, ma allo stempo ci hanno fatto maturare, ora sta a noi vincere queste 5 partite perchè non è ancora scritto niente, noi ci crediamo fino alla fine, poi sarà la matematica a dare il suo verdetto!
Chi è Valentina fuori dal campo? sono una ragazza normale: studio ragioneria e sono all'ultimo anno; mi piace uscire con gli amici e divertirmi come tutti i miei coetani. Non ho particolari hobby anche perchè il tempo che ho a disposizione non è molto.
Segui il calcio maschile? Hai un idolo? Sono tifosa del Milan e il mio idolo è Kakà! ovviamente non ricopriamo lo stesso ruolo, lui è il mio idolo, lo stimo sia come uomo sia come atleta. E' un ragazzo umile, religioso con dei forti valori morali!
Cosa ti aspetti dal tuo futuro? Vorreì laurearmi in campo economico e successivamente trovare un lavoro che mi piaccia e mi possa dare molte soddisfazioni ed infine formare una famiglia ed avere ovviamente dei figli e ... assistere alla nascita ...del calcio femminile professionistico!

La nostra redazione auspica a Valentina di raggiungere i suoi progetti e realizzare tutti i suoi sogni!

Walter Pettinati
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