Martedì, 14 Maggio 2024
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L’ALTRA META’ DEL CALCIO ????

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meratiSolo 9 partite (su 15 del girone di ritorno), in differita il lunedì pomeriggio, e la Finale di Coppa Italia su Rai Sport questo è stato deciso per "l'altra metà del calcio". Veramente un po' poco per far conoscere, rilanciare e crescere il Calcio Femminile, in vista poi dei prossimi Campionati Europei ai quali parteciperà anche la nostra Nazionale. Certamente il fatto che si sia accettata la soluzione "DIPARTIMENTO" per il Calcio Femminile è la dimostrazione che non c'è nessuna volontà per cercare quel cambiamento tanto auspicato dagli organi dell'UEFA. Si può, certo, affermare che la situazione italiana per il calcio femminile è diversa dalle altre realtà europee, che la cultura di base, la scuola, la mentalità, le strutture migliori favoriscono quella crescita che poi, per loro, si è potuta evidenziare anche sui campi di gioco, sia per quanto riguarda le squadre Nazionali che di Club, ma questo non deve diventare un "ALIBI" per non far nulla di concreto. Con il DIPARTIMENTO, il Calcio femminile Italiano ha perso la sua IDENTITA' e la SUA PERSONALITA', è stato messo allo stesso livello delle tante squadre maschili dilettanti, stessa amministrazione, stessa organizzazione...diciamocelo apertamente un DECLASSAMENTO che il movimento (Ragazze-dirigenti di Società) non meritava, ma che certamente è stato "MERITATO" dai chi in questi anni lo ha guidato senza quelle capacità manageriali che sarebbero state essenziali per non finire in una situazione "senza ritorno"!
Un "dipartimento" che, a sentire molti Presidenti NESSUNO voleva, ma.."al quale siamo stati costretti" perché la situazione economica interna (debiti della ex Divisione) ed esterna (crisi ..) era tale da non offrire alternative: ma siamo sicuri che sono stati solo questi i motivi..? La nuova Asso Presidenti, dopo tanti buoni intendimenti, PROPOSITI DI CAMBIAMENTO, interessanti riunioni, si è SFALDATA quando c'era l'OPPORTUNITA' di fare il così detto salto di qualità..:"chi è causa del suo mal pianga se stesso" dice un comune detto italico...e ora c'è troppa delusione, rabbia e scoraggiamento per riprendere di nuovo un accordo che porti almeno UNO di loro a partecipare "alla gara" che è in atto, per arrivare alla nomina del coordinatore o coordinatrice..., o almeno per fare il consigliere del dipartimento e questo non è in contraddizione, come qualcuno sostiene, con le scelte precedentemente fatte, ma significa affrontare questa nuova realtà, entrare a far parte del sistema, capirne il meccanismo e dare, se necessario, una VOCE DIVERSA e critica ad una GOVERNANCE schierata tutta da una sola parte.
Comunque vadano le prossime decisioni federali e le scelte che arriveranno dalle prossime riunioni per il Dipartimento, io spero che chi sarà COORDINATORE-TRICE.. possa dimostrare " con i fatti" di fare tutto ciò che è necessario per RIDARE al Calcio femminile Italiano un PROGETTO che lo aiuti verso una crescita costante, che ci sia DIALOGO e unità d'intenti con tutti i Presidenti delle Società, anche quelli che "la pensano diversamente"...perché certe contrapposizioni aiutano e integrano le soluzioni ai problemi e infine ci sia una dialettica costante con il Dott. Tavecchio per coinvolgerlo (e pressarlo se necessario..) per cercare di trovare la strada migliore per portare il Calcio Femminile Italiano alla pari dei tanti paesi europei ed extra europei che tanta strada hanno percorso in senso positivo negli ultimi anni.
Mario Merati

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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