Il Verona batte la Torres al 92° e conquista la vetta della classifica. La squadra sarda, imbattuta da oltre due anni e mezzo, subisce una bruciante sconfitta, pur giocando bene e riuscendo a impostare il suo gioco e costruire azioni da gol che non si sono concretizzate per merito del portiere veronese e anche per un po di sfortuna soprattutto in occasione dei due legni colpiti da Panico. Di fronte, un Verona che mi è apparso a volte timido, insicuro delle sue potenzialità, forse per mossa tattica o per la forza avversaria o forse in attesa di ripartire in contropiede e sorprendere con Gabbiadini e Da Rocha la difesa avversaria. E' stata una partita intensa per entrambe le formazioni con le sarde in cerca della vittoria e il Verona pronto a colpire, come un cobra, la rete avversaria.

Le gialloblu si sono fatte pericolose in alcune azioni, prendendo poi forza nel finale della ripresa con il leggero calo fisico e forse morale delle avversarie. Nell'ultima azione a disposizione, le veronesi, non hanno fallito la ghiotta occasione e si sono portate in veneto una bella vittoria, anche se la squadra che ha merito di più rimane quella sconfitta. Una vittoria che riapre il campionato anche alle inseguitrici. Il Tavagnacco che piega un volitivo Firenze con tre reti e il Brescia che inibisce la corsa del toro con lo stesso risultato, fan si che adesso abbiamo una classifica più corta e aperta a nuovi cambiamenti con la Torres ancora favorita, la capolista Verona che vorrà continuare la striscia vincente e mantenere il punto di vantaggio e il Tavagnacco, terzo incomodo e unica squadra ad aver inflitto l'unica sconfitta alle gialloblu di Gabbiadini, Da Rocha e l'infortunata Girelli. Segue a "ruota" il Brescia che non farà da spettatore passivo e cercherà con i risultati di riproporsi per la vittoria finale, nonostante, si mormora, la partenza entro la fine di Gennaio (20), di una delle sue migliori "rondinelle" che volerà nel campionato americano per portare un po di freschezza nostrana e acquisire maggiore esperienza. Un'altro talento "made in Italy" costretto a espatriare nel professionismo nonostante che il Brescia sia una delle migliori società nazionale di calcio femminile e, a livello di organizzazione, non abbia niente da invidiare a nessuno, l'estero rimane l'ambizione di crescita personale per diverse atlete. Come contraddire queste volontà con la situazione che ristagna in Italia e che vorrebbero far peggiorare?
Ritornando al nostro calcio, continua la serie positiva del Mozzanica che si prende i tre punti in palio a discapito della Roma che rimane all'ultimo posto della classifica. Il doppio vantaggio permette alle bergamasche di controllare il match fino alla rete segnata con il "cuore" da Pasqui. La squadra capitolina lamenta ancora assenze importanti e l'ultimo posto della classifica non aiuta il morale, anche se le potenzialità ci sono per poter risalire le posizioni di classifica. Il Como 2000 interrompe l'abitudine dei pareggi con l'ottima Coppola e con il raddoppio dell'ex Adegoke e batte il Milan, riprendendosi la rivincita della sconfitta sofferta ai play off dello scorso campionato, inguaiando la società rossonera nella zone basse della classifica. 
Ritorna alla vittoria la Lazio e il Chiasiellis. Le romane fanno bottino pieno in quel di Venezia infliggendo alle lagunari una sconfitta, che le lascia al penultimo posto della classifica in compagnia delle rossonere. Le friulane si ricordano della loro forza e tecnica di cui dispongono e nonostante l'assenza forzata di Gama rifilano tre reti al Riviera di Romagna.
Nella classifica dei cannonieri abbiamo tre bomber al comando con 10 reti: Panico, da Rocha e Gabbiadini.

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Walter Pettinati