Tra due giorni il Caprera del Presidente Cau, disputerà il suo primo campionato in A2. L'estate appena trascorsa per il Calcio Femminile Italiano è stata molto movimentata dalla "questione ripescaggio" nella massima seria che ha visto escluso il sud con il mancato ripescaggio del Carpisa, ma non c'è solo questo! La crisi che ha colpito il Calcio Femminile, in particolare alcune società come il Francavilla, l'Eurnova, la Reggina, che non si sono iscritte per mancanza di fondi, la materia primaria in questo sport, ha fatto si che la Serie A2 fosse modificata con l'innesto di  alcune squadre di Serie B proprio come il Caprera.

Ma conosciamo meglio la realtà del G.S. C.F. CAPRERA A.S.D.

È il 13 aprile 1988 quando nasce la società di calcio femminile Caprera. Roberto Cau, il presidente, è l'anima, è il cuore pulsante di un team che farà tanta strada, grazie al prezioso supporto della moglie ed ex calciatrice, Adriana Manca. I primi anni il Caprera veniva oscurato dalla presenza del quotato Maddalena, ma nonostante questo il presidente e sua moglie iscrissero la società al campionato si Serie D. Le finanze erano una serie disarticolata di piccole offerte, di risparmi, d'affidamenti al buon cuore di coloro che andavano a vedere il Caprera giocare. Peraltro sempre pochi. I sacrifici fatti, ripagarono l'ambiente Maddalenino, perché col tempo arrivarono anche i risultati. Qualche acquisto azzeccato, poi, fece la differenza. Su tutti l'arrivo di Costanza Manca: centravanti di categoria superiore, che con i suoi gol spinse il Caprera verso l'alto, sino a contendere al Bacu Abis il passaggio nella serie B nazionale. La squadra di Cau era pronta ad affrontare il torneo cadetto, ma i costi erano proibitivi. Ma come si dice la speranza è l'ultima a morire! Per fortuna arrivarono anche gli sponsor e ovviamente le cose iniziarono a girare al meglio.

Il primo allenatore del Caprera non poteva che essere lei, Adriana Manca, primo allenatore donna di categoria in Sardegna.  Manca sa il fatto suo: redarguisce, controlla, sprona, incoraggia, porta per mano le più giovani e indirizza le più esperte.

Finalmente a completamento dell'ottimo lavoro svolto, arriva il premio da parte della Lega, con il salto di categoria nel campionato di serie B nazionale: un giusto riconoscimento per la società e per tutti gli appassionati del calcio rosa e soprattutto per gli abitanti e sostenitori del Caprera.

I successi a vari livelli non si fanno attendere, pur tra mille difficoltà e incertezze. Nelle ultime stagioni il Caprera emigra. Si allena e disputa le gare ufficiali ospite dello sterrato di Bassacutena. Si diverte e fa divertire il pubblico che fedelmente lo segue con impagabile passione e grande trasporto. Riassapora la promozione in serie B, e nella stagione sportiva 2010/2011 rientra a giocare al comunale di La Maddalena, e quest'anno, disputerà il campionato di serie A2. A contarli sono tanti, ventitre anni. Per fortuna lo spirito del G.S. Caprera calcio non ha subito ridimensionamenti. Questo grazie alle atlete che hanno indossato e indossano con onore la mitica casacca bianco verde, al team dirigenziale e soprattutto all'instancabile lavoro di Roberto Cau, figura storica e carismatica di un team in continua ascesa.

Quest'anno la società si augura che la nuova giocatrice Simona Lapomarda, proveniente dalla Puglia possa percorrere le orme di Costanza Manca, forse unico vero goleador di questa società.

È la stessa new entry a dichiarare: "che attendono l'inizio del campionato con ardore e vogliono farsi valere in questo campionato di A2", poi sottolinea dicendo "siamo motivate, l'unico obiettivo è vincere. Solo con la volontà, il cuore e la testa si può raggiungere quest'obiettivo".

Le giocatrici in queste settimane si stanno allenando al meglio anche se la prima uscita ufficiale in Coppa Italia, le ha viste perdere per 14-0 contro la "forza della natura" chiamata Torres.

Ora le ragazze del presidente Cau esordiranno in campionato Domenica 9 Ottobre alle ore 14.30 contro il Franciacorta allo stadio "PIETRO SECCI situato in VIA G. CARDUCCI di La Maddalena.