Domenica, 28 Aprile 2024
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Basta demagogia, perchè non chiedete il voto di sfiducia?

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Prima di passare ad una sintesi della tanto attesa assemblea del 31 Gennaio, voglio porre una domanda ai dissidenti del presidente Padovan e del suo direttivo. Se alcune società come Torres, Torino, Siena, Lazio, con le deleghe ricevute da Milan, Oristano, Cuneo, Tradate si sentono forti di raccogliere i consensi dei 2/3 delle società, autenticare le firme e indire un'assemblea straodinaria per mettere ai voti la sfiducia del Presidente Padovan, perchè non lo fanno ???
Che bisogno c'è di fare proclami, mail e destabilizzare un'assemblea al cui ordine del giorno vi erano posti argomenti diversi. Assemblea indetta per discutere dei costi di bilancio, delle promesse mantenute e di quelle da concretizzare. Certo il dissenzo è legittimo ma ben venga quello esposto dal Mozzecane che critica, chiede e pretende ciò che è stato promesso ma rinnova la fiducia, o le critiche del presidente Aquilini a cui mi associo perché vogliamo più spazio per la categoria Primavera e Arco di Trento, oppure del Firenze che chiede perchè la DCF si è presa carico del costo dei dipendenti quando invece nell'era Levati erano pagati dalla LND? - perchè se non pagavamo i dipendente non potevamo fare l'attività - ha risposto il presidente e - lo sbilancio passivo è dovuto solo a questo senza considerare che l'abbassamento dei costi d'iscrizione con il credito concesso al primavera ha mancato nella nostre casse circa 100.000 € -.  Ecco svelato il debito in bilancio. Che chiedano pure ulteriori controlli come hanno fatto nei mesi passati e si faccia chiarezza ma si smetta di fare demagogia (ndr)
Breve premessa: le assemblee ordinarie delle società prevedono un presidente d'assemblea, in questa caso è stato eletto il Sig. Repace, il quale ha i titoli e le competenze per gestire l'assemblea. Le società che vogliono prendere la parola ne devono fare richiesta allo stesso e sottostare ai regolamenti.  Hanno presieduto l'assemblea i seguenti signori:

Luigi Repace - Presidente dell'Assemblea
Giancarlo Padovan - Presidente Divisione Calcio Femminile
Antonio Cosentino - Vice Presidente della Lega Nazionale Dilettanti
Andrea Coppo - Vice Presidente Vicario Divisione Calcio Femminile

L'assemblea è aperta, il presidente Repace inizia a dare la parola..

Il consigliere Tosetto prende la parola e con isensi di colpa si scusa verso le società contrariamente alle decisione del CD e quindi dissenza verso il presidente stesso. Credo che Tosetto dovrebbe mantenre fede alle sue perplessità e dimettirsi dal CD.
C'è un ispiegabile movimento in sala, e una virtuale tramontana gelida si alza insieme ai presidenti Marras e Salerno che chiedono le dimissioni di Padovan senza avere ne i numeri per farlo ne a dire del Sig. Repace l'opportunità. Il primo dichiara che tiene motivi personali contro il presidente ed entrambi accusano lo stesso presidente di essere incapace di dirigere la Divisione. Come se Marras-Levati avessero fatto di meglio! In pochi secondi ricorda che alcune iniziative di Padovan sono state iniziate da lui: le differite Rai?, LatteMiele?, Radioweb Torres?. Marras continua il suo intervento oltreggiando i regolamenti e va oltre il tempo concesso dal presidente d'assemblea Repace e tenta ancora una volta di farsi portavoce di tutte le società ma la sala rumoreggia e si dissenza. Marras chiede al presidente dell'assemblea di mettere a voto la sua mozione, Repace replica dicendo che non ha il diritto. Repace (presidente dell'assemblea) ricorda a Marras di essere stato in DCF e di conoscere le regole ma a tal punto Marras dichiara che vuole infrangere le regole e Repace risponde: qui le regole non si infrangono. Finisce dopo circa 20' dei 10' a disposizione, tra toni non proprio civili, l'intervento del presidente Marras. (sorvolo sull'atteggiamento avuto dal presidente Marras nei confronti del presidente della Juventus Nicola Pica) ndr
Marras chiede a Padovan se mai si è chiesto come mai a loro (Levati- Marras) la LND dava i soldi e a questo consiglio non li da? E insiste su questo argomento come se fosse un merito per lui senza rendersi conto che la LND forse ha cambiato nei regolamenti certi aspetti come quello tirato in ballo da Marras. Anche i toni non sono apprezzati dai presenti. Poi dichiara di essere in possesso dell'ultimo documento dei revisori, la revisione di cassa che hanno fatto dieci giorni fa.(chi avrà consegnato un documento riservato?) ndr continua dicendo... I revisori Le dicono che se nel giro di un mese lei non ci mette i soldi, questi vi chiudono la Divisione. Il presidente Marras continua dicendo che il consiglio Padovan non ha peso in Lega. – per queste dichiarazioni abbastanza pesanti il presidente Padovan si è incontrato ieri 2 Febbraio con il presidente Tavecchio e il presidente Abete – ndr
Con educazione e fermezza, l'intervento di Elisabetta Cortani presidente della Lazio che ha chiesto chiarezza su diversi punti a Lei oscuri ma che il presidente Padovan ha reso trasparenti e rassicuranti. Cortani ha chiesto la mozione d'ordine che gli è stata rifiutata dal presidente dell'assemblea e alla fine dell'assemblea ha inoltrato la richiesta per invalidità l'assemblea contrariata dall'atteggiamento del presidente dell'asseblea Sig. Repace. La Cortani si dice favorevole alle dimissioni dell'intero consiglio direttivo e quindi anche del presidente. Credo che Elisabetta dovrebbe decidersi se rientrare a partecipare alla crescita del movimento con la stessa voglia e determanazione che hanno portato molti benefici alle società o rimanere ad un'opposizione mossa dai personalismi di pochi presidenti.
Viene chiesto di mettere ai voti la scelta di rimanere DCF oppure declassarci a Dipartimento della LND ma alcune società si oppongono alla votazione. L'assemblea viene chiusa.

Il giorno successivo, 1 febbraio, segue la pubblicazione, su di un sito, di una lettera aperta al presidente della DCF scritta da un dirigente del Siena nonché responsabile del sito che chiede le dimissioni del presidente Padovan alla luce, lui scrive, che la maggior parte delle società non credono più nelle parole del presidente. Segue, ringraziando, in nome di Tutto Il Calcio Femminile, il presidente Tavecchio e si dichiara favorevole al passaggio da Divisione a Dipartimento. Sempre su questo sito viene pubblicata una lettera firmata da una calciatrice della Lazio Mimma Fazio che dissenza verso l'operato del presidente che altro non serve a mettere nei guai la calciatrice stessa (speriamo di no, ma i presupposti per finire in procura ci sono tutti). La Fazio inizia la lettera lamentandosi dell'annullamento del Golden Girls mentre la manifestazione è stata posticipata a Giugno ed i motivi sono già stati spiegata nel ns. sito e non sono da attribuire ne agli organizzatori ne tantomeno alla DCF ente patrocinatore come la LND e la FIGC.

Sarà premura di questo sito elencare il programma promesso da Padovan con i punti raggiunti e gli obiettivi ancora da conquistare con le motivazione ed eventuali programmi futuri.

Ieri Padovan si è incontrato con i presidenti Abete e Tavecchio per chiarire alcuni punti dichiarati in asseblea e per capire le loro intenzioni. Il dialogo è svelato nella comuicazione ufficiale della DCF in data odierna.
Sulla base di quanto esposto mi permetto di fare solo delle supposizioni. Ammettiamo che come al solito Lega e Figc coprono i costi dei dipendenti come hanno sempre fatto in precedenza e cosi si pareggia il debito. Si prevede cmq una scelta da fare tra l'autonomia di rimanere come Divisione (considerato che non coprono piu certi costi.. ci daranno l'autonomia???) o declassarci a Dipartimento con un responsabile indetto dalla lega e la possibilità di partecipare ai campionati da loro organizzati. ( maggiori informazioni su questi aspetti saranno comunicati dalla DCF) Dai primi sussurri si evince che saranno poche le società che voteranno per il dipartimento. Quindi, se la LND vuole che il calcio femminile cammini con le proprie gambe quale miglior occasione per cogliere la palla al balzo? possiamo rimanere DCF oppure, perchè no, costituire la LNF - Lega Nazionale femminile – che gestisca tutto il movimento femminile anche quello Regionale, e supponendo l'autonomia possiamo rivedere  lo statuto, tagliare in entrambi i casi i dipendenti in esubero o quelli che non "corrono", diminuire il consiglio direttivo e/o riproporre una paio di presidente all'interno del consiglio. Insomma, qui c'è bisogno tagliare di netto i costi della DCF, le spese dei soggiorni, diarie, telefonate mentre invece c'è bisogno di gente che abbia voglia di fare, creare visibilità, eventi e supporti per la ricerca di sponsor. Io credo, che la Federcalcio voglia vedere cosa siamo in grado di fare prima di esporsi accanto alla nostra crescita.
Quanto è bella la libertà delle proprie scelte e azioni... adesso appartiene solo alle società!

Walter Pettinati

calciodonne252

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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