Sabato, 27 Aprile 2024
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DISORGANIZZAZIONE FINALE COPPA ITALIA

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coppaitalia2012 brescia_denunciaIl Brescia ha vinto la Coppa Italia ed ha archiviato un'altra stagione straordinaria, ma passata la sbornia, anche questa volta bisogna registrare i gravi deficit organizzativi mostrati dalla Divisione Calcio Femminile. Andiamo in ordine. LO STADIO – Considerando che in Italia esistono centinaia di migliaia di stadi, la scelta di un campo da gioco con terreno sintetico ha da subito lasciato basiti tutti noi. Non pretendevamo l'Olimpico di Roma, ma almeno un terreno di gioco in erba, degno di una finale. Anche perché basta dare uno sguardo alle foto o ai video pubblicati sul nostro sito per capire che sul sintetico dell'Anco Marzio era davvero un'impresa giocare a calcio.

Oltre al terreno di gioco, altra nota dolente sono state le tribune. A causa della "tribuna stampa" inesistente è stato curioso vedere come i commentatori Rai si sono "arrangiati" con un tavolino d'emergenza tra i tifosi. Per non parlare delle tante testate giornalistiche accreditate (bresciane e napoletane) che non hanno potuto svolgere in maniera ottimale il proprio lavoro a causa dell'assenza di qualsiasi tipo di confort. Non un tavolo per poggiare il pc, e nemmeno uno spazio utile per effettuare riprese da posizione centrale. Come del resto dimostrano le riprese della Rai che sono state effettuate esclusivamente da un lato del campo e di conseguenza durante l'inno d'Italia le calciatrici schierate in campo sono state riprese di schiena. Ed era una finale di Coppa Italia...

LOGISTICA – Ribadiamo che la colpa dei deficit logistici non è dei gestori della struttura di Ostia Antica (tra l'altro molto gentili e cordiali), ma ovviamente di chi ha scelto come sede l'Anco Marzio. Il giorno prima della sfida entrambe le squadre hanno richiesto il campo da gioco per la rifinitura: il Napoli ha ottenuto il permesso per le 16 circa; il Brescia per le 20,30!!! Motivo? "Nel tardo pomeriggio ci sono le partite di un torneo, potete fare la rifinitura solo dopo le 20,30" e' stata la risposta dagli uffici di Roma. Tralasciando il fatto che, durante l'allenamento "serale", una squadra amatoriale è entrata tranquillamente in campo chiedendo di fare "du rigori", ci chiediamo: ma come è possibile che il 2 giugno con tutti i campionati terminati, si va a giocare in uno Stadio occupato da tornei? Per questo motivo si spiega anche la scelta dell'orario di gara (ore 15,30 ad Ostia – 30°C – su un sintetico bollente), alla sera il campo era occupato! Ed infatti per completare l'opera durante i festeggiamenti in campo poco più di trenta minuti dalla fine della partita, dirigenti staff e calciatrici del Brescia sono stati invitati ad uscire in fretta e furia dal campo perché "ovviamente" c'era un'altra partita da giocare! Infine. Si legge dal sito della LND: "uno spettacolo, quello dell'air-show, che ha fatto da suggestiva cornice alla bella giornata con caroselli di aerei ed elicotteri nel cielo". Immaginate (per quelli che non erano ad Ostia, mentre quelli che erano allo stadio possono testimoniare) che frastuono provocavano aerei ed elicotteri che sorvolavano di continuo il campo da gioco. Le ragazze in campo in quei momenti non riuscivano nemmeno a comunicare tra di loro a pochi metri di distanza, figuriamoci i mister che tentavano di dare indicazioni da lontano. Altro che "suggestiva cornice", e' stato l'ennesimo deficit logistico! Ed era una finale di Coppa Italia...

PROMOZIONE E COMUNICAZIONE – Per quanto riguarda la promozione dell'evento e la comunicazione il voto è 0! Era una finale, e nonostante la presenza di Cabrini allo stadio non vi era nemmeno uno spettatore neutrale, curioso, o di Ostia, ma soltanto componenti della tifoseria napoletana e bresciana. Questo perché gli unici due "cartelli" che annunciavano l'evento in tutta la città di Ostia erano due fotocopie in bianco e nero attaccate nella bacheca del centro sportivo (nella foto sotto). Ma non è finita qui. Nell'immediato pregara non è stata distribuita nemmeno una copia delle formazioni. Non pretendevamo 600 fotocopie per tutti i tifosi, ma almeno 15 stampe per i giornalisti accreditati che si sono visti costretti ad elemosinare informazioni ai due uffici stampa di Napoli e Brescia. Ed era una finale di Coppa Italia...

Parafrasando i nostri nonni possiamo tranquillamente dire che "si stava meglio quando si stava peggio". Ma la cosa triste è che nonostante tutti i discorsi che si fanno a destra e a manca, nonostante tutti i convegni, nonostante tutte le riunioni, nonostante tutto... non cambia mai nulla. Chissa' cosa avra' pensato Antonio Cabrini... Fortuna che ci sono le ragazze, che ci hanno regalato e ci regaleranno sempre il "solito" spettacolo! Grazie Brescia, grazie Napoli, nonostante tutto ciò, avete reso questa finale indimenticabile.

Fabio Cimmino
Addetto stampa - Responsabile Comunicazione&Marketing

A.C.F. Brescia Femminile
Via Palazzolo n.120
25031 Capriolo (BS)
Tel.3473490762 Fax.030-7465742
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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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