di Carlo Carotenuto - Giornalista.
Gentile Franco Arturi, ho apprezzato la risposta data a Patrizia Panico sul calcio femminile e soprattutto il riferimento culturale al fatto che gli appassionati devono rassegnarsi a non considerare il calcio donne un surrogato e una brutta copia di quello maschile, ma una disciplina con una propria dignità (per giunta olimpica, ovvero che porta medaglie che arricchiscono - o arricchirebbero - il medagliere, e tanto ci piace conteggiarle ogni quattro anni quelle medaglie...). Anche io ho notato in molti articoli su vari giornali all'indomani della finale del Mondiale donne un certo sarcasmo, e l'ho fatto presente su un articolo del mio blog (www.carlocarotenuto.it) insieme a un sunto di altre problematiche intrinseche al movimento del calcio femminile italiano. Detto questo Le contesto l'affermazione ...

"questo giornale è amico dello sport delle donne e in particolare del calcio femminile". Se così fosse durante la stagione non si limiterebbe a dare solo una "breve" di tre/cinque righe con la presentazione della giornata di campionato di serie A il sabato e uno spazio analogo l'indomani con i soli risultati e la classifica quasi sempre limitata alle "prime posizioni". Non ci sono tabellini, e nemmeno i nomi delle marcatrici, figuriamoci dei cenni di cronaca o delle semplici curiosità. Sono stato addetto stampa in periodi diversi di due formazioni di serie A (Firenze e Reggiana) e ho visto storie e vissuto emozioni che meritavano (e meriterebbero) di essere raccontate.
La domanda è diretta. Vi proponete di farlo in futuro? Sarebbe la risposta che tanti appassionati e potenziali lettori attenderebbero. Grazie per lo spazio (se vorrà) oppure arrivederci alla prossima lettera di Patrizia Panico.

Carlo Carotenuto
Giornalista

fonte: www.carlocarotenuto.it