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calcio estero

Al Watford la nuova sfida di Giulia Ferrandi

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Ha giocato la prima partita ufficiale con la sua nuova squadra restando in campo per un'ora di fronte a più di seicento spettatori nella cornice tutta spettacolare del Vicarage Road di Watford. La nuova avventura inglese di Giulia Ferrandi (nella foto tratta dal profilo Twitter del Watford) è iniziata lunedì sera con la maglia giallonera della squadra allenata da Katie Rowson, che attualmente occupa l'ultima posizione della Seconda Divisione della Women's Super League e che è uscita sconfitta per 0-5 nella sfida contro le arancionere del London Bees.

Sarà dunque un'avventura - l'ennesima - all'insegna del duro lavoro quella di Giulia, ma la chiamata del Watford è allo stesso tempo la conferma di quanto l'attaccante italiana si sia fatta apprezzare oltremanica in meno di un anno.

Arrivata al West Ham United la scorsa estate assieme a Romina Pinna (ora in forza al Bari, nda) ed Erika Campesi, Giulia si era trasferita a stagione in corso al Brighton & Hove Albion, squadra che poi ha vinto la FA Southern Division (le ragazze del West Ham, invece, sono giunte terzultime).

L'avventura al Watford oltre a permettere a Giulia di avvicinarsi a casa (Brighton dista parecchi chilometri da Londra) le consentirà anche di continuare a giocare ed allenarsi, in quanto il campionato si svolge proprio nel periodo estivo per non sovrapporsi a quello maschile.

Il nuovo salto in avanti e l'arrivo in WSL2 permetterà anche a Giulia Ferrandi di giocare nell'anticamera della massima serie calcistica femminile inglese, dove sono le aziende a mettersi in fila per aggiudicarsi come testimonial le calciatrici dell'élite del calcio di Sua Maestà e dove la finale di FA Cup della scorsa settimana a Wembley ha portato sugli spalti quasi trentatremila spettatori.

Arrivarci è il sogno di tutte quelle ragazze che in Inghilterra ogni giorno corrono dietro a un pallone e, c'è da scommetterci, anche di Giulia che con il suo "devo lavorare molto" sembra voler lanciare l'ennesima sfida a se stessa. Una sfida da provare a vincere, ovviamente, come tutte quelle affrontate finora.

 

Daniele Pompignoli

Twitter: @dpompignoli

In trentatremila per la finale di FA Cup

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Con una rete di Danielle Carter l'Arsenal ieri ha vinto la sua quattordicesima Fa Cup femminile nel campionato inglese battendo di misura il Chelsea detentrice del titolo (le azzurre lo scorso anno avevano battuto il Nott's County).

Giocata nella splendida cornice di Wembley, la squadra biancorossa è riuscita ad aggiudicarsi la sfida contro le avversarie del Chelsea dimostrando maggior cinismo sotto porta con cinque tiri nello specchio contro l'unico delle avversarie.

È il terzo titolo nelle ultime quattro edizioni del trofeo per l'Arsenal, che nelle proprie bacheche ha una vera e propria collezione di quattordici di queste coppe. La seconda in ordine di numeri è il Southampton con otto.

La notizia che deve far riflettere, però, non è tanto quella del record di trofei dell'Arsenal, ma quello di pubblico che ha regalato questa finale, che ha visto il massimo storico di spettatori ottenuto lo scorso anno di 30.710 letteralmente stracciato di ben due mila unità.

L'immagine a corredo di questo articolo è eloquente: sugli spalti di Wembley ad assistere alla sfida tra le ragazze di Arsenal e Chelsea erano presenti 32.912 spettatori. Una crescita esponenziale se si pensa che l'edizione 2014 (giocata all'MK Stadium) fece registrare poco più di quindicimila presenze e quella del 2013 poco meno di cinquemila.

 

Daniele Pompignoli

Twitter: @dpompignoli

IL CALCIO FEMMINILE IN INGHILTERRA

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calcio inglese15
È la sera di sabato 4 luglio 2015, è la finale per il terzo e quarto posto dei mondiali femminili di calcio, quando l’Inghilterra batte la Germania per 1 a 0, conquistandosi il gradino sul podio e con questo anche l’entusiasmo di migliaia di tifosi rimasti colpiti da ciò che la squadra delle ‘Lionesses’ era stata in grado di trasmettere.
L'Inghilterra conquista così il terzo posto ai mondiali, fa letteralmente innamorare un paese intero, e suscita lo stesso sentimento anche ben al di là della Manica. Fin dalla prima partita, sulla pagina dell'England Football Team e sui profili delle giocatrici sono comparsi messaggi di incitamento, di supporto e di complimenti da parte di fan da tutto il mondo. E anche quando due giorni prima Laura Bassett (difensore della nazionale femminile inglese) ha regalato la finale di primo e secondo posto al Giappone (2 luglio, Giappone 2-1 Inghilterra) con un autogol al 92', il suo profilo Twitter é stato inondato di messaggi di incoraggiamento e di sostegno incondizionato.

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TUTTI I CAMPIONATI DI CALCIO FEMMINILE IN EUROPA: ORGANIZZAZIONE, PERIODI DI GIOCO, FORMULE CON TUTTE LE PRIME 3 CLASSIFICATE.

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campionati-femminile-europa14
Suscitato dalla relazione UEFA sulle statistiche del calcio femminile nelle federazioni Europee (che stiamo traducendo per la pubblicazione integrale), sono andato a scoprire, sul sito UEFA, tutti i campionati delle federazioni europee, estraendo i dati che riguardano l’organizzazione dei campionati nazionali con il numero delle squadre partecipanti, l’inizio e la fine dei campionati e le prime squadre della classifica. La maggior parte delle Federazioni mostrano il numero totale delle squadre di calcio femminile con le relative tesserate, numeri che, a mio avviso, non sono del tutto aggiornati o rilasciati con oculatezza e quindi da prendere con elasticità. Prima di passare all’analisi dei dati raccolti, vi anticipo i dati riepilogativi estratti dalla relazione UEFA 2013/2014 che mostra approfondimenti (se ne vedranno delle belle) e le statistiche sul calcio femminile in Europa: 1.162.314 calciatrici; 48 campionati nazionali; 719.098 giovani calciatrici; 25.313 squadre; 21.285 squadre del settore giovanile; 69.533 società con le donne; 11 federazioni con accademie per i settori giovanili; 7.505 arbitri donne; 39 Federazioni con i comitati femminili; 369 allenatori nelle squadre femminile; 464 donne nelle commissioni delle federazioni europee; 80.679.700: è Importo totale speso per il calcio femminile dalle federazioni nazionali nella sola stagione 2012/13. Tutti i punti riepilogati sono dettagliatamente analizzati nella relazione che pubblicheremo nei prossimi giorni.

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