DALL'ALLENATORE ALLE PROPRIE GIOCATRICI Ho sempre pensato che nella vita come nello sport sia questa l'unica legge da seguire ,ma è pur vero che ognuno nel bene o nel male è artefice del propio destino. Ne sono convinto più che mai ,tutti stiamo passando un momento difficile,presidente,dirigenti,tifosi,giocatrici ed allenatore. Ieri è stato dal punto di vista personale come essere stato preso in pieno da un treno in corsa,e come me tutte le ragazze hanno subito il colpo perchè mai come questa volta il nostro lavoro meritava di essere ripagato. Diventa più facile per tutti in questi momenti lasciarsi prendere dallo sconforto ed essere delle vittime degli eventi, ma la vita a molti di noi a riservato sfide molto più dure salite molto più ardue di fronte alle quali questa situazione è come una lieve pendenza. Delle volte lavorare non significa esserci e correre ,ma significa lavorare sulle nostre idee sulle nostre convinzioni sui nostri difetti e mettere a disposizione del gruppo il frutto di questo lavoro e credo che questo lo state capendo e sono orgoglioso di vedere sulle vostre facce il frutto di questo mio lavoro. E allora il mio compito è di mettermi in testa a tirare il gruppo ed il vostro è quello di prendere per mano chi resta indietro e sulle spalle chi non ce la fà Credo che stiamo costruendo assieme qualcosa di importante con il lavoro la tenacia e l'amore per questo sport che tanto ci prende e poco ci dà. Ci vediamo domani al campo per lavorare,per sudare,per maledire il Gianni e le sue corse ,il Mister e i suoi esercizi e le compagne con i loro difetti. Quanto più dura diventa la sfida quanto più grande sarà la nostra impresa ...........................e se deve essere il 94° minuto dell'ultima giornata contro il Tradate il minuto che ci dirà quale sarà il nostro futuro ,noi saremo lì a giocarcelo assieme unite consapevoli del fatto che nulla è stato lasciato al caso ma che tutto è stato fatto per arrivare al nostro obiettivo.