Lunedì, 20 Maggio 2024
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Il punto sul campionato di Serie A

IL SALUTO DEL PRESIDENTE

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supercoppa260_160La tredicesima edizione della Supercoppa presenta, come già avvenuto per la finale di Taormina un anno fa, una serie di sostanziali novità. La prima è la sede in campo neutro che ha sospeso la consuetudine di disputare la finale in casa della vincente Dell'anno precedente.
Questo offre la concreta possibilità di scegliere una location che sia davvero 'terza', garanzia di equidistanza, non solo geografica, al servizio dello sport, delle società impegnate e dei tanti tifosi che seguono attentamente e con passione le nostre attività.
Umbertide è la migliore collocazione possibile. Alla bellezza naturale e all'attrazione turistica, si aggiunge la tradizionale ospitalità dell'Umbria, e del relativo Comitato Regionale Figc-Lnd, presieduto dall'amico Luigi Repace. Non so se, come Divisione,  spremo mai ripagare deguatamente gli sforzi profusi dall'organizzazione locale per dare una cornice adeguata al onfronto tra le due migliori squadre della stagione scorsa, ovvero la Torres campione d'Italia  la Reggiana, fresca vincitrice dell'ambito trofeo della Coppa Italia. La seconda e più onsistente novità risiede proprio nell'ampiezza dell'organizzazione. Sperimentato, in maniera el tutto inedita nella precedente edizione, è un sistema di cui tutti andiamo fieri. Poter onsentire ai due club di partecipare ad una trasferta altrimenti onerosa come quella che onduce ad Umbertide, senza che essi mettano mano al portafogli, mi si consenta, non può he inorgoglire chi il calcio femminile lo vive ogni giorno, chi lo 'fa', chi ne conosce i delicati quilibri, le dinamiche e quelli che fino a qualche anno fa erano i limiti. Noi crediamo che un imite non sia un muro insormontabile, ma un trampolino, uno sprone ad andare avanti, a fare empre ed a fare meglio. Inoltre ospitare rappresentanze consistenti al punto di sfiorare gli
standard internazionali e, in particolare, quelli dell'Uefa, è sintomo e simbolo che il calcio emminile sta percorrendo la strada giusta, sia a livello tecnico-sportivo - lo standard dei nostri ampionati, infatti, migliora di anno in anno -, e per questo ringrazio tutte le atlete che con assione, sano agonismo e rispetto delle regole rendono il nostro davvero lo sport più bello el mondo; sia a livello gestionale. I dirigenti delle società di calcio femminile sono sempre più ttenti alle potenzialità che il nostro mondo può e sta offrendo. Ma non solo. E' salita, ensibilmente, anche la percezione della nostra realtà da parte del pubblico. La sempre rescente attenzione mediatica, sia negli ambiti tradizionali come radio e tv che su quelli, più oderni e tecnologici come il world wide web, sono segnali che il calcio femminile sta iventando un brand, un simbolo riconosciuto e riconoscibile, con un pubblico fidelizzato ed ffezionato. Ed un mondo, il nostro, una realtà dal sicuro appeal mediatico, è quello che andrà n onda, grazie alle telecamere di Rai Sport che riprenderanno l'evento, in diretta, sul canale ai Sport 2. Di tutto questo, ancora una volta, mi sento in dovere di ringraziare di cuore tutti cloro che, a vario titolo, si sono spesi per la corretta e felice realizzazione dell'evento spercoppa. E' attraverso questa straordinaria connessione con il territorio, di cui è dotata la Lega Nazionale Dilettanti del presidente Carlo Tavecchio, che si possono realizzare i sogni anche più audaci.
A titolo mio personale, a nome dei Consigli di Presidenza e Direttivo, della Segreteria e degli Uffici  tutti della Divisione che mi pregio di presiedere, il mio ringraziamento e l'augurio, alle società impegnate, di trovare sul campo e fuori quelle soddisfazioni sportive ed umane che meritano.


Giancarlo Padovan

LA STORIA DELLA SUPERCOPPA

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.La Supercoppa Italiana di Calcio Femminile, introdotta dall'allora Presidente della Divisione, Natalina Ceraso Levati, nel 1997, costituisce l'appuntamento di apertura di ogni nuova stagione sportiva (pur essendo l'ultimo della stagione conclusa) e si appresta quindi a "festeggiare" la sua tredicesima edizione nella prossima finale che, come ogni anno, metterà di fronte le Campionesse d'Italia e le detentrici della Coppa Italia.
L'assegnazione del prestigioso trofeo di solito avviene al termine di una finale a gara unica, che viene svolta con l'identica formula di ogni altra finale di competizione europea per club. La prima edizione di questo importante trofeo si tinse dei colori del Modena, che a Bardolino, piegò dopo i tempi supplementari la compagine toscana dell'Agliana con  un perentorio 4 a 1 per poi cedere il passo alle ragazze del Milan nella finalissima dell'anno seguente, che inflisse alle emiliane un 4 a 0 pesantissimo, a Montecatini Terme. Il Milan bissa il successo nella terza edizione con un sofferto 2 a 1 al cospetto di un'ottima Lazio ma non riuscirà nell'impresa di aggiudicarsi il terzo successo consecutivo a Misano Adriatico dove incontra l'ostacolo Torres che si aggiudicherà la Coppa dopo una bellissima ed appassionante gara conclusasi per 4 a 3 a favore delle sarde. Come in un copione che si ripete, le detentrici di turno sono chiamate a difendere il titolo e sono ancora le sarde a raggiungere la finale di Rieti nel 2001 dove, al termine dei tempi supplementari devono arrendersi al Bardolino Verona vittorioso per 3 a 2.
Le successive edizioni del 2002 e del 2003 vanno ancora alla città di Verona ma per mezzo della Società Foroni, che con un 2 a 0 in Umbria sul terreno di Orvieto prima e con un roboante 6 a 1 a Montecatini Terme poi, piegano per due volte consecutive le romane della Lazio.
Nel 2004 con 1.500 spettatori assiepati sulle tribune del Comunale di Alghero la Torres Terra Sarda agguanta la sua seconda Supercoppa, strapazzando il Milan con un  secco 5 a 0 ma nella finale del 2005 a Firenze nel Tempio del Calcio di Coverciano non riesce a conquistare il tris e la Coppa passa nelle mani del Bardolino Verona che fa suo il match vincendo allo scadere dei tempi regolamentari per 1 a 0, con un gol di Valentina Boni. L'edizione 2006 porta sul gradino più alto del podio il Fiammamonza,
che dopo aver conquistato il suo primo tricolore conclude magnificamente il suo splendido momento grazie a Chiara Gazzoli, battendo per 1 a 0 proprio la squadra detentrice del Bardolino sul prato dello stadio di Saint Vincent, in Valle d'Aosta.
La valanga di reti realizzate in queste finali, ben 39, senza aver mai raggiunto la lotteria dei calci di rigore, dimostra quanto ogni club senta l'importanza di questo trofeo che mette di fronte le migliori squadre a livello nazionale, che molto spesso
chiudono in questo match un duello che ha già visto il Campionato come palcoscenico e la stessa Coppa Italia. Il 2007 è stato, in Supercoppa, l'anno del Bardolino Verona, che fece suo il trofeo battendo per 1-0 il Torino, ed anche nel 2008 la coppa è rimasta a Verona, dopo che il Bardolino ha sconfitto per 1-0 la Sassari Torres.
Il 2009 è stato una tappa importante della storia di questa Coppa e di tutto il movimento del Calcio Femminile, portando il trofeo in Sardegna, alla Torres, che ha battuto per 2-1 il detentore Bardolino. La storia del 2010 è ancora da vivere, i ricordi
ancora da realizzare.

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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