E intanto il Napoli denuncia: "Abbiamo fatto gli auguri al Como per il ripescaggio, anche se nella tabella pubblicata ci sono dei punti non dati al Napoli (per la precisone 20 punti per la partecipazione a 2 campionati di settore giovanile scolastico non calcolati) e anche se alcuni criteri (Coppa disciplina e bacino d'utenza sono contro ogni logica e buon senso)"
La polemica incalza e si fa sempre più minacciosa. La società trentina diretta dal presidente Dalla Torre si è vista collocare all'ultimo posto della graduatoria emessa con i criteri della "nuova" tabella valutativa. Non si è tenuto conto dice - Dalla Torre - che noi abbiamo partecipato al campionato Nazionale di Serie A e in passato abbiamo raggiunto posizioni di vertice nei campionati di serie A2. Con  i criteri adottati, ci vediamo avanti società che vengono dalla serie B. Abbiamo investito in promozione e pubblicità e ci ritroviamo a giocare con squadre che vengono dalla serie C regionale. Il prossimo anno parteciperemo al campionato di serie A2 - continua Dalla Torre - ma il disappunto e la delusione sono incolmabili. Alcuni miei dirigenti potrebbero abbandonare il movimento per sempree non è detto che non lo faccia pure io..

 

La problematica si divide, a mio avviso, tra i regolamenti da rivedere e il buon senso, anche se è da prendere in considerazione l'errore amministrativo che ha penalizzato il Napoli nel conteggio della graduatoria. Senza fare allusioni, non è giusto cambiare ogni anno la tabella valutativa a campionato finito. La tabella pubblicata lo scorso anno non prevedeva il conteggio della Coppa Disciplina inserita nella tabella odierna e questa possibilità ha cambiato la classifica finale per il ripescaggio, soprattutto se consideriamo anche i venti punti omessi, alla società partenopea, per la partecipazione ai settori giovaniliche vanno, altresì, a smentire le attività giovanile della società macchiando il suo impegno e credibilità.

Voglio sottolineare che il mio intervento non è finalizzato a mettere in discussione il ripescaggio del Como 2000, che stimo come società seria perchè porta avanti la politica delle giovani e del settore giovanile. Como, che si avvale di giovani promettenti molto forti e atlete d'esperienza e di classe. Io, se non si è capito, attacco il sistema e la classe dirigente.

Trovo altresì sorprendente che si accettino domande di ripescaggio che arrivano dalla serie B o dalla serie A2 come quelle delle Aquile Palermo e Oristano senza parlare della domanda avanzata dall'Acese, squadra appena promossa in serie b. (non condanno le società che presentano il ripescaggio ma le regole che lo permettono)  Si parla tanto di meritocrazia e poi si da la possibilità a società di categorie inferiori o classificate a metà classifica in serie A2 di tentare la promozione in serie A?

E' questa la politica della nuova classe dirigente? che fine hanno fatto le promesse, al momento non mantenute, di riduzione dei costi? ... che fine farà questo calcio femminile dilettantistico?

Walter Pettinati