Stessa data, stesso posto, stesse squadre. E, ci auguriamo, stesso risultato: Chieti-Lazio, esattamente un anno dopo, è una sfida sempre al top, sebbene a parti leggermente invertite. Lo scorso anno erano le biancocelesti, che sbancarono con un gran poker le mura teatine, a guardare dall'alto le abruzzesi; le ragazze di mister Di Camillo, invece, domenica dopo domenica, stanno raccogliendo i frutti di una produttiva campagna acquisti che ha permesso loro di presentarsi, ad oggi, come terza forza del campionato, alle spalle di Acese e Roma, uniche due formazioni ad aver battuto le teatine.
Dopo i successi indiscutibili contro Real Marsico e Trani, forti di dieci gol subiti e appena due incassati, mister Marino affronterà la prima, vera prova sulla panchina laziale, affrontando una rosa ben quadrata e preparata in tutti i reparti.
Le mai dome neroverdi, d'altro canto, dopo un esordio da incubo con la Roma (cinque i gol presi da Vukcevic e compagne all'Angelini), hanno battuto, nell'ordine, Napoli, Real Marsico, Palermo, Domina, Centro Ester, Trani e Nebrodi, uscendo battute solo dal confronto contro un'Acese che sembra di un altro pianeta. Score netti, spesso tennistici, con prove di spessore svelate davanti al proprio pubblico e non, segno di una compattezza con poche variabili, che le nostre ragazze dovranno essere brave a scovare.
Novità rilevanti in casa Lazio, sulla scia di quanto già annunciato in settimana: mister Marino potrà contare già da domenica su due rinforzi di gran calibro, quali Sabina Radu e Roberta Diodato, entrambe scuola Napoli e provenienti dalla Domina. Non esattamente il più agevole degli esordi per le due nuove arrivate, che dovranno rompere il ghiaccio in un match estremamente delicato per le sorti ed il prosieguo del campionato.

Il tecnico biancoceleste dovrà vedersela con l'andirivieni dall'infermeria: fuori Pezzotti, lontana dai campi fino al 2015 per un'operazione cardiologica, ma dentro Santoro, scontata la squalifica patita nella scorsa giornata. Dubbie le condizioni di Coletta, rientrata dal problema alla caviglia in settimana ma non ancora pienamente recuperata. Sempre out Cutillo, che prosegue il periodo di stop susseguito alla ricostruzione del corno anteriore del menisco mediale destro.
Sarà una sfida fra due squadre di blasone, per una serie B equilibrata ed avvincente. Chi si ferma è perduto, il calcio è così. E la Lazio, incappata in qualche stop di troppo, non può permettersi più errori o black-out.
Ma passiamo ai numeri: cinque le lunghezze, tutte in favore delle abruzzesi, che separano biancocelesti e neroverdi; la differenza reti sorride alla Lazio, andata in gol tre volte in più rispetto al Chieti a parità di gol presi, grazie soprattutto ad un'inversione di tendenza maturata negli ultimi due incontri. Su di essi, sulla voglia di arrivare prima su ogni pallone e di portare a casa gli agognati tre punti, sarà necessario mettere le basi per costruire quella striscia positiva di risultati che in questa stagione stenta a decollare. Un tris di vittorie significherebbe presentarsi alla sfida casalinga al Centro Ester forti un'iniezione di fiducia che varrebbe oro, in vista di un calendario non proibitivo che abbraccia anche le prime partite del nuovo anno. In punta di piedi e con nessuna intenzione di mettere il piede in fallo, con umiltà e rispetto ma consapevoli di quel che si è, Savini e compagne si imbarcheranno dunque alla volta di Chieti. E chissà che l'eterno ritorno, un anno dopo, non possa premiarci ancora.