Sabato, 18 Maggio 2024
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

IL PRESIDENTE DELLA DCF COMUNICA

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 
In qualità di Presidente della Divisione Calcio Femminile, il sottoscritto Giancarlo Padovan ritiene, con tutta evidenza, di avere già fornito, in precedenti interventi, risposte chiare ed esaurienti ai quesiti del Presidente del Torino Calcio Femminile, Roberto Salerno. Tuttavia si rende necessario replicargli, per l’ennesima volta, sperando che sia l’ultima, in considerazione di un ulteriore comunicato nel quale egli usa un linguaggio offensivo per l’Istituzione che rappresento e per l’intero movimento del calcio femminile. Vorrei ricordare al Presidente Salerno che i dirigenti della Divisione Calcio Femminile, al pari dei consiglieri della L.N.D. e dei consiglieri federali, non sono professionisti. Ciò non li dispensa dall’accrescere le proprie e le altrui conoscenze, dal trasmetterle alle società e, soprattutto, dal ricercare una professionalità che risponda alle esigenze del sistema sportivo nazionale ed internazionale. Non esiste progresso, in alcuna disciplina sportiva, senza metodo e senza rigore. Ritengo, dunque, che il mio primo dovere sia rappresentato dalla difesa non solo del dilettantismo, i cui valori mi sono noti da tempo per averli frequentati e praticati prima e più a lungo del Presidente Salerno, ma anche dalla difesa di quelle società, di quei tesserati e di quei dirigenti che formano un mondo da lui definito “debolissimo”, a dispetto della realtà e degli sforzi attuati dalla Divisione, da chi la presiede, da chi vi lavora e/o vi collabora. I risultati di questi primi quattordici mesi sono sotto gli occhi di tutti, non contemplano nessuna autocelebrazione, ma casomai la svolta verso una visibilità costante e un apprezzato sostegno alle società. La professionalità di cui ho appena detto. Due precisazioni ancora. La prima: non c’è, da parte mia, nessun errore in quelle che il Presidente Salerno chiama “le conte”, a proposito dello “sciopero” proclamato e non attuato nel marzo scorso. Le società eventualmente aderenti all’iniziativa erano, e restano, quattro (Fiammamonza, Lazio, Torino, Torres) e non sei. Come è dimostrato da due comunicati del 18 marzo 2010, pervenuti e conservati in Divisione, altrettante società, inizialmente inserite in quell’elenco, si erano dissociate per iscritto “da qualsiasi altra iniziativa non concordata tra tutte le parti interessate”, confermando il proprio regolare impegno per le ore 15.00 del giorno successivo. Mi domando, casomai, perché in quell’iniziativa di protesta non fossero state coinvolte le società di Serie A2 e B, visto che la preoccupazione del Presidente Salerno, più volte ribadita nel suo ultimo comunicato, è che qualcuno svilisca tali “coraggiose iniziative”. Appunto. Perché allora l’esclusione di A2 e B? La seconda: non c’è nessun “rischio professionistico” per il calcio femminile italiano, né nelle intenzioni della Divisione, né delle Istituzioni ad essa connesse. Anzi, come il Presidente del Torino dovrebbe ricordare, fin dal primo momento la Divisione Calcio Femminile, attraverso la Lega Nazionale Dilettanti, mise a disposizione l’assistenza legale per affrontare quella causa, assolutamente legittima in forza di una legge dello Stato. Da parte della Divisione, casomai, si esige, e sempre si esigerà, il rispetto delle istituzioni, degli uomini e delle donne che ne fanno parte, delle norme, delle regole e dei comportamenti riconducibili all’ordinamento sportivo. Ad esso tutti devono rispondere. Infine, sulla vertenza che riguarda il Torino ed una sua calciatrice. Il Presidente Salerno confonde, ancora una volta, la propria posizione di parte in causa con quella di un testimone, quale ero io, da ex allenatore di quella squadra. Però, a dimostrazione che, come spiegato nella mia precedente risposta, non esiste alcuna “deriva repressiva” nei confronti di alcuno, confermo al Presidente Salerno l’assoluta libertà di poter credere e sostenere pubblicamente ciò che vuole, anche se in nulla rispondente alla realtà dei fatti. Per i quali, invece, chiedo rispetto. Giancarlo Padovan

Category

Author

Ricerca Articoli

Keyword

Category

Author

Date

calciodonne252

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

Please publish modules in offcanvas position.