Venerdì, 26 Aprile 2024
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LA DURA LEGGE DELLA SAVANA

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brescia-lione14La legge della savana prevede, solitamente, che quando due leoni si incontrano prima si guardino, si annusino, e solo alla fine si attacchino; allo stadio Rigamonti invece il Lione ha azzannato il Brescia dopo soli 12 minuti quando Louisa Necib pesca il jolly con una punizione da oltre trenta metri.
La squadra francese, non certa di aver fatto sua la preda, raddoppia dopo pochi minuti con Eugenie Le Sommer che, con scaltrezza, sbuca alle spalle della difesa bresciana e quindi ipoteca la vittoria al minuto 23 quando Wendie Renard sfrutta il suo metro e 87 centimetri e segna di testa il momentaneo 3 a 0.
E’ un inizio burrascoso, un po’ come il cielo sopra Brescia e le leonesse d’Italia sembrano impaurite dalla prestanza fisica delle avversarie ed emozionate per la prima apparizione in Champions e il pressing degli attaccanti, Sabatino e Girelli, non impensierisce la retroguardia francese che con ordine imposta ogni azione.

Come aveva anticipato in conferenza stampa mister Bertolini, il punto di forza del Lione è una visione moderna del gioco, è un calcio in cui tutte le giocatrici partecipano attivamente all’azione, non sprecando palloni con lanci lunghi ma impostando l’azione a partire dalla difesa fino ad arrivare, palla a terra, a servire l’attacco.
La squadra francese diverte e affascina gli oltre cinquemila spettatori presenti allo stadio, accerchia il nemico e lo rigetta nella propria metà campo e più volte sfiora il quarto gol, che Marchitelli nega in ogni modo con parate spettacolari ed uscite provvidenziali.
Chi sembra divertirsi meno è la squadra di casa, lenta a ripartire e debole sulle fasce: Valentina Cernoia, utilizzata questa sera nel centrocampo a tre accanto a Rosucci e Nasuti, non trova spazio per azzannare le avversarie con i dribbling che tanto la fanno sorridere durante il campionato e Barbara Bonansea è costretta a fare la quinta di difesa per arginare lo strapotere francese.
L’unica leonessa non ancora sbranata, a fine primo tempo, è il portiere, impotente sui gol subiti.
L’intervallo è una boccata d’ossigeno; mister Bertolini cerca di disinfettare le ferite riportate durante la prima frazione di gioco, richiamando in panchina Elena Linari, dolorante alla caviglia sinistra e inserendo Elisa Zizioli, incoraggia la squadra, incita alla battaglia, che non è ancora finita.
E i risultati si vedono.
Il Brescia ritorna in campo più cattivo e grintoso e soprattutto più coraggioso. Dopo 4 minuti Cristiana Girelli, che già nel primo tempo aveva graffiato e mordicchiato per farsi un po’ di spazio nella difesa francese, vede il portiere fuori dai pali e tenta un pallonetto dalla metà capo: fuori di poco, ma lodevole il tentativo.
Il leone d’oltralpe, che sembrava essersi assopito sul terreno morbido e umido, si risveglia però dopo 10 minuti e Le Sommer trafigge Marchitelli dopo una bella incursione di Schelin sulla fascia destra. Ancora lei, ancora Eugenie Le Sommer che al ventunesimo segna la propria tripletta personale.
E’ un gol pesante quello del 5 a 0 che stabilisce definitivamente la supremazia francese e riporta il gioco nelle mani del Lione.
Il Lione, o meglio, il leone, riprende ad attaccare, costruisce tante azioni e bombarda la porta del Brescia, colpisce un palo e si infrange fortunatamente sui guantoni di Marchitelli.
L’ingresso in campo di Stefania Tarenzi per Daniela Sabatino, entrambe applauditissime dal pubblico di fede bresciana, porta uno spiraglio di luce in una sera che si fa sempre più piovosa, e un pizzico in più di fantasia, ma il risultato non cambia. Non cambia perché il Lione è troppo forte.
Ha vinto il leone che ha ruggito più forte e che ha marcato il territorio come chi sa di essere più forte. Al Brescia resta il cuore di una leonessa che, consapevole della propria inferiorità, prima di cedere al nemico vende cara la pelle!

Formazioni
Brescia: 1 Marchitelli, 2 Nasuti, 3 D’Adda, 5 Linari (dal 1’ s.t.Zizioli), 6 Rosucci, 7 Cernoia, 9 Sabatino (dal 27’ s.t. Tarenzi), 10 Girelli, 11 Bonansea (dal 1’ s.t. Prost), 13 Boattin, 16 Karlsson.

Olympique Lyonnais: 16 Bouhaddi, 3 Renard, 5 Kumagai, 6 Henry, 7 Majri (dal 16’ s.t. Bussaglia), 8 Schelin, 9 Le Sommer, 10 Necib (dal 16’ s.t. Petit), 14 Hegerberg, 21 Dickenmann, 23 Abily,

Spettatori: 5.500 circa

Alice Zangrandi

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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