Inutile il vantaggio al 21' firmato da Migliorini, al ventesimo centro stagionale. Grande tifo, dai Vecchi Ultras 90' di cori e canti per le bianconere.
In una giornata già primaverile, riscaldata ulteriormente dalla grande affluenza di pubblico - circa 100 persone affollavano il campo di Uopini, compresa una dozzina di Vecchi Ultras - il Siena calcio femminile si giocava uno dei due scontri diretti in casa, con la possibilità, grazie ai risultati positivi di domenica scorsa, di allungare sulle proprie inseguitrici.
Spinte dai cori d´incitamento che non hanno mai smesso di rendere l´atmosfera magica come non mai, le bianconere hanno iniziato forte, e su un calcio piazzato pennellato da Pecchia Migliorini si è liberata al tiro con un controllo a seguire e, nel cuore dell´area, ha superato Mannucci in diagonale per il vantaggio del Siena al 21´. Uopini è così esploso come mai aveva fatto per un gol delle ragazze in bianconero, che anche dopo il vantaggio hanno continuato ad attaccare: al 29´ Migliorini, giunta a quota 20 reti stagionali, ha avuto anche la palla del 2-0, un cross a mezz´aria di Mazzella al limite dell´area, ma la sua girata al volo ha sfiorato la traversa per la disperazione generale.
La doccia fredda per le bianconere è giunta al 41´, quando con un intervento dubbio l´esterno aglianese sottrae palla a Razzi e, con un destro a "foglia morta" dal vertice destro dell´area trova il classico "tiro della domenica" che scavalca Picciafuochi e s´infila in rete.
Nella ripresa, la spinta del pubblico non accenna a calare, e Migliorini va ancora vicinissima al capolavoro con una punizione da 40 metri calciata con rara potenza e precisione che si stampa sulla traversa, sotto gli occhi di una incredula e impotente Mannucci. La sorte non sembra oggi essere dalla parte delle bianconere, e ciò appare chiaro quando al 67´ su un corner battuto rapidamente Mariani tira fuori dal cilindro un altro jolly con il destro al giro da fuori area, che s´insacca all´incrocio dei pali. Solo adesso le bianconere appaiono andare in netta difficoltà, colpite nell´orgoglio e in difficoltà di fiato, con molte Juniores che scendono in campo e sentono un po´ la pressione del match.
L´Aglianese sciupa, in questa fase, due match point con Bini e Mariani, anche grazie ad un super intervento di Picciafuochi nel secondo caso, ma il Siena non ha più la forza di reagire e la gara si chiude sul 2-1 in favore delle neroverdi.
Grande è il rammarico per una partita che le bianconere, pur non avendo giocato bene come sanno per via dell´alta posta in gioco, hanno perso fondamentalmente per degli episodi. Ma non tutto ciò che è stato va guardato in negativo: la compagine di Bonelli è ancora prima, seppur in coabitazione con la stessa Agliana, e per la prima volta ha sentito il calore della Siena sportiva vicino, ad incitarla per 90 minuti ed a regalarle dei meritati applausi a fine gara.
L´auspicio è che questo calore possa d´ora in poi essere una costante nelle prossime tre "finali" che aspettano fra le mura amiche le senesi, in particolare nell´altro scontro diretto col Lucca.
Adesso c´è la pausa, utile a far riprendere fiato a tutti e magari a permettere il rientro a Biagini, importante pedina della scacchiera senese che oggi ha dovuto osservare in mezzo al pubblico le proprie compagne lottare per via di una fastidiosa distorsione alla caviglia.
Il campionato riprende il 9 marzo a Monsummano terme, contro il fanalino di coda Val di Nievole.

GIOVANILI
Non è andato meglio il week end per le giovanissime di Daniele Fantocci, uscite sconfitte di misura dallo scontro con la Fortis Juventus grazie ad una rete abbastanza fortuita a dieci minuti dal termine dell'incontro. Un tiro apparentemente innocuo che, deviato da un difensore, ha sorpreso Nardi sul proprio palo. La fortuna non ha assistito le giovani promesse bianconere negli ultimi disperati assalti, quando Monnecchi con un ottimo slalom personale si è portata a tu per tu col portiere avversario ma ha poi mancato nella cosa più semplice, ovvero inquadrare la porta semisguarnita. Non è tuttavia la fine del mondo, come il mister ha sempre predicato: a certi livelli, le sconfitte servono quanto, se non più delle vittorie, per aiutare a crescere.