Lunedì, 29 Aprile 2024
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PAOLA BALCONI ANCORA IN CAMPO…PER GLI ALTRI!

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Paola nella sua lunga carriera calcistica ha ricoperto diversi ruoli sul campo di calcio, una giocatrice duttile e in grado quindi di offrire la massima disponibilità ai Mister e soprattutto alla squadra. Caratteristiche importanti che le hanno consentito di ottenere molte soddisfazioni personali e con la Fiammamonza nella stagione 2005-2006 anche la conquista di uno scudetto e di una Supercoppa Italiana.
Dopo aver messo “a riposo” le scarpette a 11, ha messo “in borsa” quelle per il calcio a 5 e con alcune amiche si è rimessa in gioco nella squadra “la CAMILLA” per continuare a divertirsi dietro ad un pallone. Ma Paola Balconi, nonostante l’impegno lavorativo nel suo studio osteopatico di Concorezzo, ha preso anche un importante impegno, quello di “girare il mondo” con INTERCAMPUS per regalare un sorriso ai bambini meno fortunati in paesi lontani.
Ho rivolto a Paola alcune domande sulla sua carriera calcistica, passata e…presente, sulla sua attività in Inter-Campus…non tralasciando qualche “discreta “domanda sul privato…!


- Ciao Paola, il calcio ha molto “condizionato” la tua vita e non hai ancora smesso di inseguire un pallone…; come è nata questa passione calcistica…?
Ciao Mario!
La mia passione per il calcio è nata da una “predisposizione di famiglia”, quando, ancora piccola, mio fratello che giocava nella G.S.D Concorezzese e mio papà che invece svolgeva il ruolo di dirigente accompagnatore mi portavano al campo e li c’era sempre un pallone per me! L’idea di giocare si è limitata all’oratorio fino a quando un’amica ha iniziato a giocare nel Fiammamonza e nel 1991, soltanto per fare una prova, ho varcato per la prima volta la soglia dello stadio Sada, e ne sono uscita una ventina d’anni dopo!!

 

- I primi allenatori sono sempre importanti, quali sono stati quelli che ti hanno insegnato di più a livello tecnico-tattico…e personale?

Sono felice di poter dire che ricordo col sorriso ogni allenatore con cui ho condiviso il campo e da ognuno son riuscita a trarre qualche insegnamento.
Non ho mai dimenticato l’importanza che Jana Novakova dava alla tecnica di base e le ore passate a lavorare sul controllo, la conduzione ogni ora che anticipava gli allenamenti con la squadra, la fiducia datami da Gianni Redaelli con il quale ho esordito in prima squadra e la svolta vera con Nazarena nell’anno in cui il sogno è diventato realtà.
Ha preso tra le mani un pezzo grezzo e ne ha creata una scultura fatta da una squadra a cui ha saputo trasmettere metodo, organizzazione tattica, grinta e l’idea che, col duro lavoro, nulla è impossibile.
Ultimo ma non ultimo e primo in ordine cronologico Fabrizio Levati che non ho avuto occasione di vivere molto sul campo ma che trasmetteva, nonostante i modi duri, il profondo amore che aveva per la Fiammamonza e per le sue ragazze.

 

- Tanti anni nello sport: tanti campionati, vittorie e sconfitte, quindi gioie e delusioni, un mix di ricordi…dai raccontaci il “meglio e il peggio”, calcisticamente parlando, di tutti questi anni.

Il meglio ed il peggio sono rappresentati dai due estremi che qualsiasi persona che gioca a calcio può vivere: la retrocessione e la vittoria del campionato, non mi sono fatta mancare nulla insomma!

- Hai affrontato sul campo tante avversarie, quali sono quelle che ti hanno dato più grattacapi…, o che per te, nei vari ruoli, sono state le migliori in quegli anni?

Partendo da lontano sono stata colpita da Carolina Morace, mostro sacro nella storia del calcio femminile, ricordo ancora la potenza e la sicurezza con cui giocava. Impossibile non ricordare Rita Guarino fuoriclasse che ho avuto la fortuna di vivere anche come compagna di squadra, io piccolina, lei già fortissima ma con la pazienza di darmi sempre consigli e la sfortuna di averla poi come avversaria..per fortuna però non facevo ancora il difensore!!

 

- Segui ancora il campionato di calcio femminile? Che giudizio dai all’attuale situazione del calcio femminile in Italia?
A dire la verità non riesco più di tanto a seguire l’attuale campionato dunque fatico un po’ a dare un giudizio oggettivo ma mi informo e tifo per le mie ex compagne di squadra che giocano ancora.

 

- Parlami della squadra “la CAMILLA”: come sta andando questa nuova avventura calcistica?

“La Camilla” nasce dalla volontà e dalla passione che io ed alcune ex compagne di squadra (Silvia Tagliacarne, Cristina Murelli, Stella La Capra, Elena Rivolta ecc..) abbiamo per questo sport e, dato che gli anni non possono tornare indietro e le gambe non si possono ringiovanire, abbiamo pensato di rimpicciolire il campo di gioco per ridurre la fatica e poter essere ancora un po’ competitive!!
Così ci siamo iscritte ad un campionato amatoriale di calcio a 5 ed una volta a settimana circa giochiamo e ci divertiamo, devo dire con discreti risultati!

- INTERCAMPUS è un’iniziativa fra le più importanti a livello sportivo e sociale, raccontami questa tua importante esperienza.
Intercampus è una vera meraviglia che da 6 anni ho la fortuna di vivere in prima persona. Ho avuto la possibilità di girare più Paesi nel mondo ( ad oggi Romania, Ungheria, Bulgaria, Bosnia, Polonia, Marocco, Bolivia e Cambogia) e unire la mia passione per il calcio con il fare qualcosa di buono per bimbi in situazioni di difficoltà.
Con i miei colleghi facciamo formazione calcistica agli allenatori locali ed allenamenti con i bambini dei vari nuclei Intercampus che nei vari viaggi incontriamo, utilizzando così il calcio come strumento educativo.
A livello calcistico ho imparato molto vista la qualità dei colleghi allenatori con cui viaggio e a livello umano ho incontrato realtà difficili di abbandono o povertà che mi hanno insegnato che si può davvero stare al mondo in mille modi differenti ma che la dignità ed il valore di ogni essere umano esula dalla ricchezza o dal benessere e che anche il bambino che vive dall’altra parte del mondo ha la stessa voglia e bisogno di giocare, di divertirsi e di sorridere dei bimbi che vediamo ogni giorno nelle nostre scuole calcio e, credimi, quei sorrisi sono davvero contagiosi.

- Scivoliamo nel privato…: quale è stato il libro che hai letto ultimamente? Hai qualche scrittore che segui maggiormente? Ti piace ascoltare la musica? I tuoi cantanti preferiti?

Ultimamente leggo libri legati al mio lavoro di osteopata ( l’ultimo si intitolava “la fascia”..sarà un caso?) dato che sfrutto i momenti liberi per studiare un po’ e fare formazione professionale.
Mi piace ascoltare musica, adoro ascoltare la radio (Radio Deejay su tutte!!) che fa da sottofondo quotidiano nel mio studio e, in generale, non ho un particolare cantante preferito.

- Cosa vedi in TV…quali trasmissioni preferisci? L’ultimo FILM che ti è particolarmente piaciuto…che ti ha dato un’emozione?

Vedo poca televisione in generale ma mi sono accorta che mi sto appassionando ai programmi in cui qualcuno cucina anche se guardo ma aimè non imparo!
L’ultimo film che ho visto al cinema è stato “Perfetti sconosciuti” , a casa “la leggenda di Bagger Vance” e lo consiglio!!

- Ti regalano due soggiorni di una settimana, uno in una località italiana ed uno all’estero, dove preferisci andare?
In Italia mi piacerebbe vedere bene Roma, città che ho visto troppo poco per la bellezza che mi ha trasmesso, all’estero mi piacerebbe visitare San Francisco ma, ecco, accetterei anche una bella settimanina al mare cristallino e sole..QUANDO PARTO MARIO?

Grazie Paola per questa intervista, per l’esempio di forza e tenacia che hai sempre dimostrato sul campo, ma soprattutto per il tuo impegno sociale “verso gli altri” con INTER CAMPUS!

Grazie a te Mario, per questa intervista ma soprattutto per i mille ed indimenticabili momenti che abbiamo vissuto insieme a Monza ( compresa la fusione del motore in autostrada andando a Bergamo a giocare!!! ).

Ti abbraccio!


Mario Merati - Calciodonne.it

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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