Martedì, 30 Aprile 2024
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Intervista a Federica Cesari, simbolo della Femminile Riccione

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

riccione cesari
Una connessione degna della migliore fibra ottica in circolazione, un link che ti porta inevitabilmente alla parola goal, un imperativo vitale per chi come lei, 44 anni originaria di Bologna, ha fatto del calcio l'ossigeno attraverso cui il suo cuore batte, il nome, Federica Cesari, capitano della Femminile Riccione Calcio. Più di 400 i centri siglati in carriera, numeri da capogiro, attuale capocannoniere del Campionato serie C con all'attivo 12 reti e ben 7 quelle messe a segno nel cammino di Coppa Emilia, una confidenza con l'area di rigore e con la porta, che ha inizio in tenera età. A 9 anni, i primi calci con i compagni maschi, a Bologna, ma in veste di terzino sinistro, poi quell'autogol segnato e allora l'invenzione di spostarla più avanti in campo, là davanti, diventando così attaccante.

A 13 anni nella serie C del Bologna, questa volta femminile, poi il turn over di società, calcando anche i palcoscenici di serie B: Marzabotto, Castelvecchio, Imola, Torre Pedrera, per poi approdare a 35 anni nello Junior Coriano, dove avvisa: "Non sono solita restare molti anni nella stessa società" e, invece il destino, vuole diversamente. Da sette anni vive a Riccione ed assieme ad Arianna Fabbri, Claudia Petrosillo e tutto lo staff annesse giocatrici, è divenuta il simbolo della Femminile Riccione Calcio. In campo è facile individuarla, è la giocatrice che segna sempre, una media, in questa stagione, di un gol e più a partita, ma non solo. Come la fascia al braccio richiede, assist, personalità, tecnica e mettersi a disposizione della squadra e, lì, dove alle volte la gamba non arriva, ci pensa l'esperienza. "E' una stagione molto positiva per noi - confessa bomber Cesari - la semifinale di Coppa e la conseguente vittoria, è arrivata inaspettata, ci speravamo, ma non pensavamo giungesse in maniera così netta. Vincere aiuta a vincere e, anche in campionato siamo al secondo posto a -3 dalla capolista, il Bologna, che reputo essere la squadra con più qualità, con ottime giovani giocatrici.
Domenica 26 febbraio affronteremo l'Olimpia Forlì, compagine con buone individualità, i primi tre turni di campionato saranno decisivi, con Bologna e Parma, il nostro obbiettivo è vincere. Credo che quest'anno, a differenza del precedente, siamo riuscite a compattarci come gruppo, le nuove figurate si sono ben integrate con l'ossatura precedente, ritengo che proprio questa solidità sia il nostro asso nella manica". Modulo modificato dal 4-3-3 al 4-3-1-2 che sembra aver dato ancora più spinta al reparto offensivo: "Sono affiancata da una giocatrice come Sara Fratini con la quale mi trovo molto bene, più forte fisicamente e veloce rispetto a me, ci compensiamo e abbiamo creato un buon feeling, supportato da una muraglia difensiva e un centrocampo che ritengo essere, seppure composto da giovani giocatrice, il più forte del campionato, accanto ad altri validissimi attaccanti".

La domanda allora nasce spontanea, si vocifera che il prossimo anno Federica Cesari appenderà le scarpe al chiodo... "(Ride) Sono diversi anni che lo dico, poi ogni volta la società mi dà nuove motivazioni per proseguire. L'età c'è, ma fino a che il copro regge e mi diverto proseguirò".

Un futuro in veste di allenatrice? "Da due anni alleno le "nane" della Femminile Riccione ma amo vincere, lo ammetto, e non mi ci vedo nelle vesti di allenatrice in squadre di categorie superiori, continuo a rincorrere il cuoio finchè potrò!". "Capitano e bandiera della Femminile Riccione - confessa il patron Arianna Fabbri - Federica sta mettendo in campo non solo la sua esperienza e i suoi soliti gol, ma anche un cuore e una passione impressionante. Impegnata al pomeriggio con le piccole 2007/2010, cerca di trasmettere loro l'amore per questo sport e il rispetto dei valori, che troppo facilmente si perdono, come l'attaccamento alla maglia. La carta d'identità, come è giusto che sia, ce la si dimentica, nonostante sembra dirle di smettere, lei, la domenica, il suo 11 sulla schiena, le sue compagne, la sua vita. Se è vero il modo di dire: Le calciatrici passano ma le persone restano, lei rimarrà sicuramente".

Veronica Lisotti
389 9899332
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Category

Author

Ricerca Articoli

Keyword

Category

Author

Date

calciodonne252

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

Please publish modules in offcanvas position.