Sabato, 27 Aprile 2024
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LE DIFFICOLTA' DI RAPPRESENTARE IL SUD: LE TRASFERTE DEL BARI

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Per rendere l'idea di quanto pesino le trasferte del Bari in questo campionato in lungo e in largo per l'Italia potremmo dire che la società pugliese percorre l'equivalente di un Roma-Sidney o, ancor meglio, di un mezzo giro intorno al mondo. Decine di migliaia di chilometri che hanno costretto lo staff del Bari agli straordinari fin dall'inizio della stagione. Così, quando le calciatrici erano ancora in spiaggia a smaltire le tossine della passata stagione, dietro alle scrivanie pugliesi Malu De Giglio si barcamenava tra cartine e preventivi.

"La nostra posizione ci ha costretto a preparare la trasferte con almeno un mese di anticipo, anche se per alcune ci siamo dovuti muovere già in estate". La dirigente barese spiega così tutte le difficoltà derivanti dall'organizzare continue trasferte di almeno sette ore.

 

"A volte è complicato trovare gli aerei e quando si trovano non è semplice prenotarli perché non esistono biglietti aperti e cambiare una prenotazione è costoso. Quando ci arrivò una mail da una compagnia aerea con una convenzione con le società sportive pensavamo di avere una buona occasione - racconta -, ma al telefono non ci ha mai risposto nessuno".

E così le ragazze del Bari si spostano per lo più su gomma. "C'è sempre un pullman che teniamo bloccato in ottica futura per limitare i costi". Costi enormi per l'unica società a rappresentare il sud in Serie A, che ha costretto il Bari anche a fare di necessità virtù, scegliendo in alcuni casi di partire già al giovedì. "Così possiamo permettere alle ragazze di scaricare il viaggio al venerdì", spiega Malu De Giglio.

 

Peraltro l'utilizzo di un solo mezzo di trasporto serve proprio per non far lievitare eccessivamente dei costi già altissimi, perché treno o aereo costringerebbero comunque a utilizzare un pullman una volta arrivate. "L'unica trasferta in treno è stata quella di Torino, ma non ci siamo trovate bene e per noi non è molto economica, perché una volta arrivate a destinazione dobbiamo comunque muoverci per raggiungere l'albergo e il campo".

 

Ma ad una società come il Bari quanto costano questi viaggi continui per tutta Italia? "Una partita esterna mai meno di tremila euro e purtroppo non ci sono nemmeno contributi per le trasferte disagiate, anche perché se così fosse noi le avremmo praticamente tutte". Oltre al dato puramente economico c'è poi anche quello tecnico: la società ha faticato a rendersi appetibile per quelle calciatrici un più esperte, alle quali spesso il lavoro impedisce di assentarsi così spesso. "Però anche le ragazze che studiano fanno molti sacrifici - spiega De Giglio -, perché non dobbiamo fermarci a pensare solo all'andata, ma anche a quando rientri a Bari di domenica mattina dopo una notte intera di viaggio. È difficile per loro recuperare le energie e pensare allo studio".

 

Al pari di quelle delle ragazze ci sono poi le difficoltà di uno staff che si ritrova a far coincidere mille esigenze: da quelle economiche a quelle alimentari passando per quelle tecniche e logistiche. "Ogni trasferta abbiamo quattro menu, poi ci sono le esigenze degli allenatori che devono essere al campo almeno due ore prima del fischio d'inizio. Bisogna trovare un ristorante il più vicino possibile allo stadio e mantenere un clima disteso tra le ragazze, per questo cerchiamo di far sì che le sedi del ritiro offrano qualche svago per non appesantire troppo la loro permanenza".

 

L'esperienza di un campionato dalle distanze impegnative come questo ha anche modificato alcune abitudini generalmente consolidate come la colazione. "Una delle richieste fatte dagli allenatori è stata quella di non renderla obbligatoria, per permettere alle ragazze di riposare un po' di più senza per forza essere in piedi alle otto e mezza, questo in particolare quando giocavamo alle 14.30".

 

Infine, sarà una coincidenza, ma le uniche due vittorie in campionato fin qui ottenute il Bari le ha ottenute nelle due trasferte iniziate di giovedì, vale a dire a Torino e Vittorio Veneto. "Forse c'era più serenità - spiega Malu De Giglio -.

 

Fortunatamente quest'anno abbiamo una convenzione con una catena di alberghi cinque stelle e ad esempio a Torino la squadra ha dormito dove di solito vengono ospitate le squadre che giocano contro la Juventus".


Daniele Pompignoli
Twitter: @dpompignoli

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
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