Venerdì, 26 Aprile 2024
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Intervista a Carolina Morace, una Professionista del calcio femminile

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morace-carolina1) Lei è stata una delle prime calciatrici e sicuramente la più famosa in assoluto, a che età ha iniziato a giocare e cosa dicevano amici e genitori di questa sua scelta?
Ho iniziato a livello agonistico a 11 anni nel Ca' Bianca, una squadra di serie C vicino a Venezia. Non ho mai avuto problemi nè con gli amici né con i miei genitori. Mio padre mi ha sempre seguito essendo un vero patito del gioco del calcio. La preoccupazione di mia madre agli inizi della mia carriera era soltanto che non mi facessi male, giocando con ragazze che erano più grandi di me.
2) Rispetto a quando giocava lei, come e se è cambiato il calcio femminile in Italia?
A mio avviso è migliorato a livello tecnico ma peggiorato a livello tecnico individuale. Ai miei tempi le straniere che giocavano in Italia erano le migliori al mondo ed ispiravano le italiane a migliorarsi.
Mi riferisco a giocatrici come Susy Augustensen, Conchi Sanchez, Anne O'Brien, Rose Rally e tante altre...
3) Ora ci sono calciatrici che giocano anche fino e oltre i 40 anni. Lei ha smesso intorno ai 34 anni, perché?
Perché i suggerimenti del mio cervello si traducevano in movimento con impercettibile ritardo per gli altri, quello è bastato per non farmi più sentire in equilibrio. E poi 35 anni mi sembra un'età giusta per cominciare a fare altro.
4) Durante la sua carriera da giocatrice e allenatrice è riuscita anche a laurearsi in legge. Come riusciva ad allenarsi, allenare e a esercitare la sua professione?
Mi sono laureata a 32 anni, quindi ho iniziato il praticantato e sono diventata avvocato mentre ero ancora giocatrice. Durante le trasferte da giocatrice e da allenatrice la mia collega di studio mi sostituiva alle udienze.
5) A 14 anni il suo debutto con la maglia della Nazionale italiana contro la Jugoslavia nel 1978; poi in campo 150 volte con la nazionale segnando 105 reti e diventando la miglior marcatrice di sempre nella storia della squadra azzurra. Quale è stata la partita che ricorda con più piacere e che le ha regalato più soddisfazioni?
Le presenze sono 153, mi sono fermata a 105 gol per rispetto di Betty Vignotto che ho sempre ammirato. L'ultima partita giocata a Pavia la sera festeggiando con la mia squadra il Modena al momento del commiato tutte le mie compagne si alzarono in piedi ad applaudirmi, tutte mi avevano dedicato un pensiero scritto...
6) Lei è stata la prima donna ad allenare una squadra di calcio professionistica maschile, che ricordi ha e come è andata?
Ancora oggi vedo e sento qualche giocatore di allora. Mi hanno rispettato da subito quando hanno visto che ero un'allenatrice tale e quale ai colleghi uomini. Mi dimisi perché il Presidente Gaucci voleva mettere bocca sul mio staff. Con altri allenatori avrebbe potuto farlo, con me, per il carattere che ho, non è stato possibile.
7) Dal 2000 al 2005 ha ricoperto il ruolo di commissario tecnico della Nazionale di calcio femminile italiana, come è stata questa avventura e ha forse dei rimpianti? Le piacerebbe tornare a essere il ct della nazionale italiana visto anche le proposte dall'estero che continuano ad arrivarle come quella recente dell'Inghilterra?
Con il Canada ho vinto la Concacaf, l'equivalente degli Europei. Lo staff, tutto italiano, ha conseguito dei risultati straordinari.
Ho lasciato la Nazionale femminile dicendo al presidente di allora che, quando è se, avrebbero voluto fare cose serie per il calcio femminile di chiamarmi che sarei stata disponibile.
8) Nel 2009,come lei ha già menzionato, è anche stata commissario tecnico per due anni della Nazionale di calcio femminile del Canada, che realtà ha visto là, che differenze ci sono rispetto all'Italia e come è lavorare all'estero per il calcio femminile?
Il calcio femminile cresce in tutto il mondo perchè esiste la volontà di farlo crescere, in Italia no.
9) Ha fatto anche la commentatrice tv in passato, a livello di visibilità in Italia che cosa manca? Come si potrebbe cercare di promuovere di più a livello mediatico il calcio femminile?
Serve solo la volontà della federazione che invece, continuando su questa strada disattende le indicazioni della FIFA e dell'Uefa.
10) Lei ha conseguito per 11 volte il titolo di capocannoniere della serie A, nella nazionale e nei campionati recenti ci sono giocatrici che ritiene possano avvicinarsi alle sue imprese e che abbiano doti da attaccante simili alle sue?
Ho vinto 13 classifiche o 12 non ricordo.. Non mi rivedo in nessuna giovane ..
11) Avrà visto qualche partita dell'attuale campionato di serie A con tre squadre: Tavagnacco, Brescia e Torres nelle prime posizioni, chi pensa vincerà e quale è la squadra più completa a suo giudizio?
Non so chi vincerà, ho visto poche partite. La Torres è la squadra più organizzata. Le altre hanno giocatrici con maggiore esperienza.
12) Ci faccia un breve riassunto del contenuto del suo libro "Il calciatore donna" e quale contributo ha voluto dare con questo libro al calcio femminile italiano?
E' un libro scritto tantissimo tempo fa, da allora sono cambiate moltissime cose.
13) Ha dichiarato più volte che ci sono differenze tra calcio maschile e femminile, ci può descrivere quali sono?
A livello tecnico il cambio di passo degli uomini non ce l'hanno le donne, non ci sono scuole di calcio femminile salvo rare eccezioni, non esiste il professionismo.
14) Per rilanciare e valorizzare di più il calcio femminile in Italia lei cosa farebbe? Come mai il calcio in rosa non riesce a decollare nel nostro Paese?
Ripeto: non c'è la volontà della Federazione di far crescere questa disciplina.
15) E' nativa di Venezia e ora vive a Roma, di che cosa si sta occupando in questo periodo? Collabora anche con la Fifa e che incarico ha?
Sono ambasciatrice ed istruttrice della FIFA, non vivo più' a Roma ma in Australia dove sto aprendo un Accademia per le giocatrici.
16) Il 5 Febbraio compierà 50 anni, quali sono i suoi sogni e obiettivi per il futuro? Le piacerebbe stare ancora all'estero o tornare in Italia e aiutare il nostro movimento a crescere?
Inizio con molto entusiasmo questa nuova avventura australiana... Aspettando la giusta chiamata in qualche Nazionale.

Ringrazio Carolina Morace per l'intervista rilasciatomi approfittando nell'augurarle un grande in bocca al lupo per il suo nuovo progetto in Australia.

Laura Pressi

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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