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SICILIA IL PUNTO…IN CAMPIONATO
Ricomincia il campionato di serie “C” di calcio femminile in Sicilia che quest’anno cambia formula. Quattordici squadre iscritte, undici di categoria più tre fuori classifica, divise in due gironi da sette, alla seconda fase passeranno le prime quattro di ogni girone che si affronteranno nei quarti di finale dei play – off.
Nel girone A sono state inserite Calcio Femminile Marsala (TP), Città di Erice (TP), Circolo Europa 2000 di Sant’Angelo di Brolo (ME), Conca d’Oro Monreale (PA), Alcara Li Fusi (ME) più due outside e cioè Aquile Palermo (PA) e UPEA Orlandia di Capo d’Orlando (ME). Nel girone B troviamo S. Biagio di Terme Vigliatore (ME), Pro Catania (CT), S. Giovanni Galermo (CT), Calcio Femminile Modica (RG), II SS Gemellaro (CT), S. Anastasia (CT) e l’Acese di Aci S. Antonio (CT), quest’ultima di categoria superiore.
La prima giornata, giocatasi nelle tre giornate di mercoledì, sabato e domenica, ha dato già i primi risultati:
SOLTANTO APPLAUSI PER L'ETRURIA
Le gialloblu mettono in difficoltà il Valdarno ma rimangono a mani vuote
C'è molta amarezza e rabbia in casa Etruria dopo la sconfitta subita a Castelfranco: le gialloblu hanno giocato bene per buona parte della gara facendo addirittura sperare nei tre punti, o al peggio in un pareggio che avrebbe mosso la classifica, ma le cose sono andate ben diversamente.
Malgrado l'autunno inoltrato a Castelfranco picchia forte il sole, si gioca allo Stadio Comunale, ovvero in un campo di gioco molto grande per gli standard della C femminile. Si teme dunque che il caldo e ile dimensioni del campo pesino negativamente sul rendimento della squadra pisana. In effetti nella prima parte l'Etruria appare un po' disordinata e impacciata. Fa buona guardia Paterni che al 10' si esibisce in una splendida doppia respinta. Scampato il pericolo le gialloblu cominciano a macinare gioco e si fanno sempre più avanti nella tre quarti avversaria. Ma proprio quando si comincia a credere in un possibile "colpaccio" il Valdarno va in vantaggio: al 26' Panicucci smarcatissima può approfittare di una respinta troppo corta e insacca.
dura in tutti i sensi la partita che domenica 19 ottobre vede affrontarsi la Zanconti Treviglio e le Ragazze Urgnano. Nonostante il gran numero di realizzazioni nelle precedenti partite da parte dell'Urgnano la squadra ospite non si lascia demoralizzare e gioca un buon primo tempo senza eslusione di colpi. Per tutta la durata della gara ci sono stati infatti ripetuti falli sia da una parte che dall'altra al fine di bloccare le azioni avversarie, anche se non sempre questi sono stati leali.
La Zanconti, reduce dalla vittoria della scorsa domenica in casa contro il Castrezzato, è decisa a non mollare nonostante le numerose assenze, specie a centrocampo e attacco. Scende dunque in campo con Cristiani in porta e Consonni sulla sinistra mentre Leo si sposta sulla destra e come unica punta vediamo Emanuela Regazzoli, ex di turno, al posto di Carobbio indisponibile. Nel primo tempo le due formazioni si equivalgono e ci sono buone possibilità per entrambe, anche se l'Urgnano deve rassegnarsi a far solo tiri da fuori grazie all'ottimo lavoro che la difesa trevigliese compie in avvio di gara. Per quanto riguarda le arancio blu hanno nei primi quarantacinque minuti poche vere occasioni eclatanti, una dove c'è una gran confusione in area e Consonni un po' per sfortuna un po' per l'intervento del portiere non riesce ad infilare la porta, e l'altra dove Leo non riesce a colpire un buon cross di Tomasini dalla sinistra.
PONTECAGNANO – FAIANO – Continua, tra il centro sportivo “Mary Rosy” di Pontecagnano e il lo stadio “23 giugno 1978”, la preparazione alla nuova stagione per il Pontecagnano Femminile targato Maria Rosaria Saggese. La squadra della presidentessa Iannuzzo, infatti, si allena da più di un mese presso le strutture del comune picentino per mettere a punto gli ultimi dettagli in vista del prossimo campionato di serie C regionale. Le ambizioni del club di via Pompei sono alte, ma per il momento Saggese e il direttore generale Massa preferiscono volare basso e non fare i soliti proclami estivi.
