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- Stagione 2006/2007
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MILAN - FIAMMAMONZA 0-0
NEL DERBY VINCONO LE RETROGUARDIE, 0 A 0 FRA MILAN E FIAMMAMONZA
SAN DONATO MILANESE (MI) – I verdetti per l’alta classifica già definiti Milan e Fiammamonza si giocano l’onore nel derby con le brianzole che vogliono mantenere la terza posizione in classifica, un risultato che sarebbe fra i migliori di sempre, scudetto dell’anno scorso a parte. Inizia leggermente meglio il Milan ma le due formazioni concedono poco, come è nella loro natura. Comin viene impegnata al 18’ da Greco ed al 26’ da Ramera con la Fiammamonza che cresce con l’andare del match. Il portiere milanista ha un malore al 28’ e deve uscire, al suo posto la giovane Di Giulio. Ancora una occasione per Ramera che di testa da pochi metri non angola la conclusione poi tutti negli spogliatoi. Al rientro la Fiamma fa la partita il Milan agisce di rimessa e per due volte con Celentano conclude in modo pericoloso ma impreciso.
Era bello tornare a vincere, conquistando la salvezza aritmetica e festeggiando anticipatamente la fine del campionato
Purtroppo non sempre le speranze si concretizzano poi sul campo: più ciniche sono apparse le ragazze in gialloblù, che a cavallo dei due tempi hanno sfruttato due occasioni concesse dalla retroguardia di casa per passare a condurre e portare così a casa i tre punti.
E si che l’inizio era stato di chiara marca orobica, con le ragazze di Zonca in campo nella formazione annunciata, e molto offensive: Gozzi e Nespoli in mezzo al campo lavoravano bene
Un punto contro la Torres: sabato mattina in molti ci avrebbero messo la firma, alla fine dei 90’ c’è invece rammarico perché i mattoncini in classifica sarebbero potuti essere tre con la salvezza messa quasi in cassaforte. Le sarde nel primo tempo sono più fluide nella manovra, l’Agliana va vicina alla rete del colpaccio in almeno due occasioni ma il match non si schioderà dal 2-2. Ottima la prova di Capalbo, la calabrese non segna ma si procura un rigore, propizia la rete di Carraro e coglie una traversa.
AGLIANA. E’ un Agliana incerottata quella che si appresta a giocare uno dei match più importanti della sua stagione.
Sono cinque le reti che la Reggiana riesce a realizzare contro il fanalino di coda Portomantovano.
Partita a senso unico mai messa in discussione dal punto di vista della supremezia in campo. La partita, anche per il gran caldo, non è stata giocata su ritmi elevati, ma non serviva certo oggi una prestazione ad alti livelli per domare la compagine mantovano.
Portomantovano al quale va riconosciuta una buona prestazione dal punto di vista volitivo e dell'impegno anche se è sembrata tanta la differenza qualitativa tra le due compagini. Il risultato maturato poteva essere molto più ampio anche perchè oltre alle cinque reti realizzate altre potevano essere concretizzate. Ancora da annotare la presenza in campo nel secondo tempo delle due giovani Prost e Bocedi e del debutto con la prima squadra di Eva Guareschi. Con questo risultato la Reggiana va ad occupare il sesto posto e continua la sua risalita di classifica. Sabato prossimo turno di riposo poi tutti a Tavagnacco in un match da non perdere.
in foto: Teresina Marsico
La Graphistudio vittoriosa a Bergamo
Due gol, uno per tempo e la Graphistudio archivia la pratica Atalanta, continuando così a sperare di agguantare in extremis un posto valido per l’Europa. Dopo le due pesanti sconfitte, rimediate con il Firenze e con il Torino, le ragazze di Modonutti tornano alla vittoria. E lo fanno grazie ai gol di Tommasella e Mauro. Fin dalle prime battute le gialloblù riescono a incanalare la gara nei binari giusti, favorite anche dalle ottime prestazioni di Di Filippo e Gama, rientrate oggi, Camporese, Brumna e Mauro. Più che positiva anche la prova offerta oggi a Bergamo dal pacchetto arretrato con Donà e Stabile attente a sventare ogni assalto nerazzurro. Promossa a pieni voti anche Marcutti, che destinata alla panchina, una manciata di minuti prima del calcio d’avvio, prende il posto tra le 11 titolari, a causa del forfait improvviso, dovuto a un calo di pressione, di Buiatti.
FIRENZE – Sconfitta (pronosticabile) casalinga per il Gioiello Firenze che manca l’occasione (prevista peraltro solo statisticamente, lo spumante in frigo non c’era) di festeggiare la salvezza in serie A con tre turni di anticipo.
Il Torino di Giancarlo Padovan, secondo in classifica, si è dimostrato di caratura nettamente superiore alle viola e, almeno nel primo tempo, ha dimostrato di essere una squadra bella da vedersi e organizzata come non e se erano ancora viste a San Marcellino. E’ finita 4-2 per le ospiti dopo che le viola avevano accarezzato perfino il sogno di vincere la partita (cominciata con mezz’ora di ritardo per problemi di traffico autostradale che hanno stoppato le granata).
Firenze era infatti passata in vantaggio al 26’ con Alia Guagni, sortita in area di rigore avversaria su calcio piazzato battuto da Spina: Patu sfiora, poi il difensore mette dentro. Dura poco: al 29’ Zorri batte una punizione dal limite destinata a lato, la palla incoccia in area la caviglia di Alessandra Barreca e finisce in porta. Al 41’ il Torino passa: punizione di Ianuzzelli dalla tre quarti, torre sul secondo palo di Fuselli, testa di Gueli che sorprende Leoni.
IL CENTRO POSE BARDOLINO SOMMERGE DI RETI ANCHE IL SENIGALLIA E LO SPEDISCE AD UN PASSO DAL BARATRO DELLA SERIE CADETTA. QUATERNA DI PATRIZIA PANICO CHE AGGUANTA LA TESTA DELLA CLASSIFICA CANNONIERI.
Non si arresta la festa del gol per le neo-campionesse d'Italia del Centro Pose Bardolino che spediscono ad un passo dal baratro della serie cadetta il Senigallia sommerso da ben otto reti.
Le gialloblù davanti al proprio pubblico onorano la conquista del tricolore con giocate d'alta classe e reti d'antologia.
Mattatrice assoluta della gara è Patrizia Panico che firma una quaterna e si insedia prepotentemente in vetta alla classifica cannonieri.
La sconfitta subita da Boni e compagne all'andata (l'unica di tutto il campionato) è un lontano ricordo cancellato dalla grandinata di reti inflitta alle marchigiane.
Apre le danze Panico alla mezzora incornando in rete la sfera respinta dalla traversa su conclusione dal limite di Cristiana Girelli.
PONTECAGNANO – FAIANO – Impegno esterno, nella 20esima giornata del campionato di calcio femminile di serie B, per l’Hidrotec Pontecagnano Femminile. Le picentine, difatti, saranno di scena in Sicilia dove affronteranno la già retrocessa Marsala. La gara, sulla carta, è alla portata di Luongo e compagne che potrebbero così spezzare l’incantesimo che attanaglia la truppa di Cocozza. Sono, ormai, nove giornate che le delfine non riescono più a fare punti e ciò le ha relegate, dopo un discreto cammino nel girone di andata, nella lotta della retrocessione
Dopo un paio di partite in bianco a Nembrini basta un tempo contro lo Spezia per firmare una doppietta e toccare quota 20 facendo il vuoto dietro di sè.
A quota quattordici Calà raggiunge Pappalardo e Villivà, mentre a dodici Gritti raggiunge la sua compagna Previtali. Un passo più indietro ci sono Allena e Xaxhiaj, in gol nel pareggio con l'Aosta che a quota dieci ha la sua coppia Aresu e Baccaro.
Alle neroverdi piacciono le emozioni forti. Sedici minuti e lo score è già 3-0 per una Roma che si ritaglia uno spazio da protagonista nel primo tempo. L’ Agliana [i]non fa la stupida[/i] nella seconda frazione di gioco e nell’ultimo quarto d’ora, raggiunto l’insperato pareggio, va vicina al successo. 3-3 e per le toscane la strada verso le semifinali di Coppa si fa decisamente meno scoscesa. Ad Ugolino&co basterà infatti cogliere nel ritorno anche solo un pareggio fino al 2-2 (con il 3-3 si combatte nei supplementari) mentre le romane saranno obbligate a vincere.
ROMA. Ghimenti deve rinunciare a Pini e forse pensa già al campionato: Marchesi, Di Costanzo e Cupido rifiatano in panchina, D’Ancona ritrova una maglia da titolare come terzino destro e Lamorte si guadagna una chance al fianco di Ciardelli. L’inizio però è di quelli che non ti aspetti: in 16’ le romane fanno a fette le neroverdi portandosi sul 3-0.
[i]Nella foto Arianna D'Agostino, l'autrice del 3-3[/i]
