Un primo tempo poco accorto ha consegnato la vittoria nelle mani delle milanesi; non è bastato un secondo tempo gagliardo per rimediare al solito pesante fardello di reti subite. Le meneghine, agendo di rimessa con veloci ripartenze, hanno creato problemi sugli esterni ed hanno avuto il controllo in mezzo al campo. Un pareggio finale sarebbe stato risultato più giusto, ma purtroppo la Fortitudo sciupa un’altra occasione e non supera il terzo esame di maturità consecutivo (Sudtirol, Valpolicella ed Inter), perdendo la terza partita casalinga (prima di questo trittico 0 sconfitte interne). Magra consolazione l’aver segnato due reti alla difesa più forte in trasferta, aver interrotto la loro imbattibilità esterna che durava da 425’ (record del campionato) ed essere andati a segno per la diciottesima partita consecutiva (no goal solo al debutto contro il Sudtirol).

Discreta partenza della Fortitudo ma al primo corner a favore segna l’Inter; al 5’ il corner della Maselli è corto, la squadra troppo sbilanciata, la chiusura della Venturini forse tardiva ed il contropiede innescato dalla Ferrario si chiude con un diagonale che termina in rete; piani sconvolti e partita che si mette in discesa per le nerazzurre anche grazie al vento a favore;

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Ancora un pareggio per il Marcon, questa volta però, fa più male. Sia perché la Grifo Perugia segna a pochi minuti dal 90', ma soprattutto per la dinamica a dir poco rocambolesca del gol. Torna in campo Cerina, dopo i 4 turni di squalifica e lascia subito il segno, essendo lei la marcatrice delle arancionere. La Grifo è ottima squadra, come dimostra il fatto che sia ancora imbattuta in casa. Le perugine iniziano il match, com’è loro abitudine, con un ripetuto e insistito possesso palla che però non produce azioni degne di nota. Il Marcon dal canto suo resta a guardare e appena può riparte in velocità, come al 13’ quando, da un’azione sviluppata centralmente, Vanin serve Zuanti che va al tiro potente ma centrale, Monsignori respinge e Saravalle mette in angolo. E’ il preludio al gol che arriva 4’ più tardi: cross dalla destra di Zuanti e inserimento preciso e puntale di Cerina che con un tiro rasoterra indovina l’angolino alla destra del portiere e fa 1-0. Il primo tempo si chiude senza troppi sussulti, con l’11 di Minio in pieno controllo del match. Nella ripresa provano a farsi vedere le padrone di casa con un tiro di fuori di Pellegrino respinto ottimamente con i pugni da Ghion.

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Con indosso una insolita divisa azzurra per dovere di ospitalità verso la squadra avversaria pugliese che gioca con i colori giallorossi, è stata una gara tranquilla quella della Roma contro il Salento Women Soccer disputata sul campo Vittiglio. Troppo netto il divario tra le due squadre che occupano il secondo posto in classifica ed il penultimo. Squalificata Vukcevic, mister Vantaggio schiera: Casaroli, Topazio, Volpi, Lucci, Carosi, Simeone, Lorè, Ceccarelli, Proietti, Novelli E. e De Vecchis.
Palla al centro, pronti via e sono sufficienti alla squadra di casa due soli minuti di gioco per andare in vantaggio con Proietti. La Roma al 16’ ha la possibilità di bissare con Lucci che si esibisce in una incredibile rovesciata, ma l’appuntamento con il raddoppio è rimandato di soli due minuti quando De Vecchis su assist di Proietti infila la porta avversaria. Le giallorosse sono padrone del campo ed al 42’ solo un palo clamoroso impedisce il tris a Noemi Carosi. Si va quindi al riposo sul due a zero per la Roma.

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ALESSANDRIA – MUSIELLO SALUZZO 1-4
Poker di rara bellezza quello messo a segno dalla Musiello Saluzzo nella 20ª giornata del campionato di Serie B Girone A sul campo dell’Alessandria. Una vittoria importante ma agguantata grazie a quattro reti veramente di pregevole fattura che hanno deliziato gli occhi dei tifosi saluzzesi assiepati intorno al campo.

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Nerazzurre ancora una volta corsare, ma quanta sofferenza per imporsi sulla squadra di casa del Fortitudo Mozzecane al termine di una partita dal doppio volto, che il 3-2 finale racconta nel migliore dei modi.
Che mister Brustia avesse preparato la partita con grande puntiglio lo si è visto fin dal fischio iniziale, con le nerazzurre subito brave a pressare e a manovrare con scambi precisi e veloci per impedire di lasciare il gioco nelle mani delle avversarie.
Il tecnico nerazzurro, inoltre, ributta nella mischia fin dal primo minuto Katia Coppola, sia perché con la sua velocità può far male alla difesa avversaria, sia perché nelle previsioni del mister le avversarie avrebbero naturalmente avuto un occhio di riguardo per marcarla al meglio, ma lasciando più spazio ad altre.
E così è stato.
E così è anche arrivato subito il gol del vantaggio della Femminile Inter, firmato da “Freccia Rossa” Zhanna Ferrario che al 4° fa tutto da sola, tagliando la difesa avversario come fosse burro e concludendo imparabilmente per lo 0-1 che mette la gara da subito in discesa per l’undici capitano da Regina Baresi.

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Sembrava chiuso il campionato al termine dei primi 45' di gioco. Infatti il Vittorio Veneto pareggiava 1-1 e il Marcon vinceva 1-0 a Perugia. Poi nella ripresa i giochi si sono completamente ribaltati, con le rossoblu di Fattorel che hanno decisamente cambiato passo, prima con la splendida rete del suo grande bomber De Martin (dopo soli 20 secondi dal fischio d'inizio), poi con la doppietta della scatenata Simeoni a chiudere definitivamente i conti e vincere la partita in terra emiliana. Nel finale di partita arriva anche il pareggio del Perugia contro il Marcon, decretando il sorpasso in classifica delle rossoblu trevigiane.

LA CRONACA

primo tempo davvero brutto, condizionato anche dal terreno di gioco inguardabile per una partita di calcio. Zolle totalmente irregolari che non hanno mai permesso il fraseggio a terra, linfa vitale per le qualità tecniche delle vittoriesi. Nonostante ciò, le ragazze di capitan Da Re, riescono a trovare il vantaggio quasi subito (14'), con un pregevole assolo di Cisotto, splendidamente lanciata da Da Ros, che si fa ribattere la prima occasione da Bassi, ma è lesta a ribadire in rete la respinta.

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Bolzano. Il CF SÜDTIROL DAMEN vince una partita importante contro la squadra delle Azalee che riescono invece a tenere il campo per oltre un'ora , quando Pasqualini , dopo l'ennesimo calcio d'angolo battuto da Tonelli, riesce a segnare di tacco dopo una mischia. Il CF SÜDTIROL DAMEN non ha costruito nel primo tempo azioni da gol concrete, anzi erano le Azalee che sulle ripartenze impegnavano per ben tre volte severamente Valzolgher.
Nel secondo tempo Alberti toglie Torresani per Erlacher ma ancora ci vogliono quasi 20 minuti affinché Pasqualini segni l'1-0. Una volta a segno il CF SÜDTIROL DAMEN macina più gioco e mette in pratica tutto il cinismo che contraddistingue quest'anno in particolare, la squadra di Alberti. Dopo 10 minuti il capitano Tonelli segna direttamente su punizione il meritato 2-0 per le altoatesine. All'88' il mister Alberti fa debuttare una giovanissima nel CF SÜDTIROL DAMEN : La punta Silvia Pignato, classe 2000, entra proprio mentre Tonelli batte un'altro angolo, la difesa però rinvia , e Tonelli con un rasoterra sulla sinistra fa esultare gli oltre 200 del Righi per la terza volta.

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In una giornata soleggiata il Valpo si impone di misura sul Tradate. Partita difficile già da subito per le pessime condizioni del campo che non hanno permesso ad entrambe le formazioni di costruire nemmeno un normale giropalla.
Mister Fracassetti privo delle solitamente titolari Irene Cordioli, Zanotti e Capovilla schiera Usvardi a Mascanzoni e Rigon dal primo minuto.
Proprio Mascanzoni si rende protagonista al primo minuto con una conclusione che dopo essere stata deviata finisce tra le braccia di Moro.
Al 5' il Tradate si rende pericoloso con Gritti che dopo un disimpegno sbagliato della difesa spara alto da buona posizione.
Le due squadre fanno tanta fatica a costruire gioco a causa del terreno dissestato e spesso le giocatrici si trovano costrette a rilanciare non mettendo a terra il pallone.

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Imola. L'Imolese femminile ferma sul pari la capolista Vittorio Veneto per un tempo ma poi subisce tre reti nel giro di 17 minuti ed è costretta a capitolare (2-4). Non basta il gol nel finale per scongiurare la sconfitta. Venendo alla cronaca, al 14', Cisotto, lanciata da Da Ros, conclude in porta, Bassi respinge ma lo stesso attaccante veneto ribadisce in rete. Dopo sei minuti Sbrescia viene atterrata in area, Filippi trasforma il rigore. Partenza razzo delle venete, nella ripresa, con la rete di De Martin dalla distanza. Al 7' Simeoni scavalca Bassi con un pallonetto: 1-3. Ancora Simeoni conclude sulla ribattuta di Bassi dopo una punizione di Cutifani per il 4-1. Al 36' la giovane Asia Muratori accorcia le distanze con un gran tiro su cross di Lenzini. Il divario tra le due squadre si nota ma l'Imolese femminile si impegna allo spasimo ed esce dal campo a testa alta ringraziando la tifoseria.

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La squadra di Valentina Belia ferma a Santa Sabina la corsa della Marcon, che perde la vetta (1-1). Nel finale la centrocampista, subentrata, risponde alla rete siglata nel primo tempo da Cerina.
Dopo aver buttato via la vittoria proprio nei minuti finali in quel di Vittorio Veneto, la Grifo Perugia trova un meritato pareggio, in casa contro Marcon, proprio allo scadere (1-1). Per l'occasione il tecnico Belia ha riproposto il 4-3-3, con il tridente offensivo composto da Pellegrino, Giulia Fiorucci e Marinelli. In mezzo si è rivista Corinna Fiorucci, al fianco di Natalizi e Spapperi, mentre dietro è stato confermato il quartetto difensivo composto da Ferretti, Saravalle, Bordellini e Monetini. Nella prima frazione la Marcon si è fatta più pericolosa. Le venete, forti del primo posto in classifica, hanno preso in mano il pallino del gioco e al 17' hanno trovato il gol del vantaggio con Cerina, brava a battere Monsignori con un preciso rasoterra. La Grifo si è svegliata solo nel finale di frazione, ma il cross di Monetini non ha trovato nessuno in area, pronto a correggere in rete. Nella ripresa i ruoli si sono invertiti: Grifo più reattiva e Marcon meno brillante. Al 9' Giulia Fiorucci si è resa protagonista ma in due occasioni non è riuscita a trovare la conclusione vincente. La stessa numero nove biancorossa ci ha riprovato qualche minuto più tardi (17'): sponda di Saravalle ma tiro debole e fuori bersaglio. L'arrembaggio biancorosso ha portato i suoi frutti al 39', quando Brozzetti, subentrata a Bordellini, ha centrato la porta avversaria con un bel pallonetto. Pareggio meritato, che rende onore alla Grifo per un buon secondo tempo e che lascia un po' di amaro in bocca alla Marcon, che lascia lo scettro momentaneo della classifica alle rivali di Vittorio Veneto.

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