E’ terminata questo pomeriggio la prestigiosa coppa internazionale “Cyprus Cup”, rassegna mondiale femminile che ha visto la partecipazione non solo di nazionali del Vecchio Continente, compresa l’Italia, ma anche di selezioni provenienti dall’Africa, dall’America, dall’Asia e dall’Oceania.
Con uscite strepitose ed importanti prestazioni inaspettate, figlie di un nuovo progetto Azzurro basato sulla rifondazione della Nazionale Maggiore, l’Italia ha dato prova di una ritrovata fame di risultati, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in Canada 2015, arruolando tra le proprie fila un simbolo della compagine viola come Alia Guagni, Top Player dell’A.C.F. e veterana del giglio.
La classe ‘87 fiorentina, titolare ed autrice di un gol decisivo all’esordio contro la Corea del Sud, ha sgretolato la propria corsia preferenziale di destra, in tutte le gare da lei disputate, con incontenibili discese, mettendosi in risalto in una compagine Azzurra che ha saputo imporsi per 1-2 al primo impatto contro le asiatiche, ripetersi per 3-2 contro la Scozia, ma che si è dovuta arrendere per 0-1 al Canada e per 2-3 nell’ultimo round contro il Messico.

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Trentotto punti portati in quel di Firenze, una terza posizione condivisa con il Mozzanica ed un bis di incontri casalinghi, da giocare in ordine cronologico, contro Como e Pordenone… Insomma un A.C.F. passato da bella rivelazione del massimo torneo a piazza affermata della Serie A, un lungo ma breve cammino ripercorso per noi dalle parole del tecnico viola Sauro Fattori:
“Quando iniziammo la preparazione le nostre prospettive stagionali erano quelle di puntare alla salvezza, qualsiasi essa fosse, direttamente o tramite i Play Out, poi, già disputando i primi incontri di Coppa Italia, ci rendemmo conto di essere un collettivo di categoria. Tutto questo però l’avevamo da confermare anche in campionato ed infatti l’inizio fu di spessore, con risultati acquisiti contro squadre di blasone, ed anche le gare successive furono condite da prestazioni di livello, seguite da una maturazione sia tattica che mentale. A quel tempo non eravamo abituate a risedere in alto ma, nel corso delle giornate, siamo cresciute pure sotto il suddetto aspetto.

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CERVIA – Secondo successo corsaro in campionato per la Riviera di Romagna, che sabato scorso si è imposta di misura nel derby disputato sul terreno del San Zaccaria, valido per la quinta di ritorno di serie A: tre punti molto importanti, quelli ottenuti dalla formazione di Enrico Buonocore, al termine di una sfida che, rispettando i pronostici della vigilia, è stata molto combattuta e disputata con grande intensità da ambo le parti, con le giallo-rosso-blù che portavano a casa l’intera posta in palio grazie alle reti firmate da Luisa Pugnali su rigore nella prima frazione e da Kristina Erman nel finale di gara, che rendeva inutile il 2-1 siglato allo scadere da Mariane Gaburro; undicesimo centro in campionato per Luisa Pugnali che ha sbloccato la sfida procurandosi e trasformando con precisione un penalty a metà del primo tempo.

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Una Torres debordante quella che ha travolto l’Orobica, fanalino di coda della serie A, per 7-0. Una gara con poca suspence, visto il divario netto tra le due compagini ma mister Pompili che aveva chiesto in settimana massima concentrazione, può essere soddisfatto: “Oggi non abbiamo avuto problemi a far nostra la gara – commenta- ma non si fanno sette gol se non c’è la giusta determinazione in campo. Per questo sono contento della prestazione delle ragazze, aldilà del risultato mai in discussione”.

La cronaca è tutta delle rossoblu. Dopo 20′ Marchese regala il vantaggio raccogliendo una respinta corta del portiere e piazzando alle spalle di Salvi. Al 35′ Bartoli insacca sotto l’incrocio dei pali per il 2-0. Al 41’ Romina Pinna chiude il tempo con la terza rete: su un cross la palla si stampa sulla traversa e la rossoblu oschirese è lestissima a buttarla dentro. L’Orobica non ha scampo e nel secondo tempo prosegue lo show delle rossoblu. Al 58′ il capitano, Betta Tona, approfitta di una respinta di Salvi su conclusione di Piacezzi e infila il 4-0.

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Sconfitta alquanto prevedibile per il Cuneo Calcio Femminile in quel di Verona contro l’attuale capolista Agsm Verona, in attesa del recupero della seconda giornata tra il Riviera di Romagna ed il Brescia.

Nulla da fare per le ragazze di Gian Luca Petruzzelli rimaste in dieci negli ultimi venticinque minuti, per il doppio giallo di Armitano che alla ripresa del campionato salterà la sfida salvezza contro la Pink Time Sport Bari.
Turn over nelle file biancorosse con Cobelli e Cerato in campo sin dal primo minuto al posto di Tudisco e Papaleo.
Ancora ferme ai box, l’ex di turno Belfanti, da lunedì riprenderà regolarmente gli allenamenti a Cuneo, la bomber Sodini e Pesce, quest’ultima in panca, ma non ancora al top della condizione ed entrambe disponibile alla ripresa del campionato.
Partono subito forte le padrone di casa con Carissimi e Panico che impegnano severamente Asteggiano. Il Cuneo prova a pungere con Cerato, ma l’attaccante biancorossa viene anticipata da Salvai.

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Alla ripresa del campionato…il 14 marzo…incominceranno DUE campionati!
La classifica parla chiaro e la giornata di oggi accentua ancora di più le distanze fra le prime cinque squadre e le altre nove che dovranno lottare sino alla fine per evitare la retrocessione. La formula dell’odierno campionato sarà anche discutibile, ma, certamente, lo sta rendendo sempre più incerto, combattuto…comunque più interessante!
Tre le vittorie esterne, tre quelle delle squadre di casa, un solo pareggio; doppiette odierne solo su due campi: a Verona, con le reti di Gabbiadini e Bonetti, e a Sassari con Marchese.
La AGSM Verona, attuale capolista, ha strapazzato, con ben sei reti a zero, il Cuneo, in un incontro senza storia sin dalle prime battute di gioco, con due occasioni da rete per Carissimi e Patrizia Panico e con Asteggiano bravissima ad evitare la capitolazione.
La prima rete scaligera arriva al 14’ quando, su centro di Gabbiadini, Bonetti arpiona la palla, supera un’avversaria e con un tocco supera Asteggiano.

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Tramonto Viola: l’A.C.F. sgretola il tabù giallo-blu. Tre punti d’oro ed un sorriso a trentadue denti è quello che la diciottesima giornata lascia in dote al giglio, nella quale un Firenze falcidiato da assenze di rilievo, infortunate Benucci e Parrini e squalificata Capitan Orlandi, ha avuto la meglio su di un Tavagnacco padrone di casa, superato nel risultato dalle reti dell’ex Del Prete e della neo-entrata Vigilucci.
Primo sussulto dell’incontro tutto friulano: Camporese si insinua in area fiorentina e, dal vertice destro, piazza un diagonale, sporcato nella traiettoria da una Tortelli pilastro di retroguardia.
Registrato poi uno spiovente toscano, insidioso per Copetti, è l’A.C.F. ad andare in crescendo e, dopo aver sprecato una ghiotta occasione con Del Prete, a portarsi sullo 0-1: verticalizzazione mancina di Rodella per la trequartista viola, con la stessa che, di petto all’estrema pedina avversaria, insacca vellutatamente in pallonetto.

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Due tiri in porta e due gol: nel finale Firenze castiga le gialloblu (2 – 1). Di Zuliani il provvisorio pareggio.
Continua la maledizione casalinga della Graphistudio, che continua a non vincere sul proprio campo (ultimo brindisi il 24 gennaio scorso). E stavolta si può parlare di “fregatura” autentica: perché Firenze si conferma squadra tosta, difficile da affrontare, ma anche assistita da un pizzico di fortuna. Le gigliate, infatti, capitalizzano al massimo il fatturato offensivo: due tiri, due gol. Per le gialloblu, dopo un primo tempo non all’altezza e una ripresa di tutt’altro spessore, il massimo delle beffe. Le friulane cercano di sorprendere subito le gigliate e, al 5’, Brumana innesca Camporese, che però cincischia e si fa murare da Tortelli. Al 12’ azzarda Parisi: il destro della trentina è impreciso. La replica è firmata Rodella: il suo è un tiro cross che si perde sulla traversa.

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Finisce in parità l’incontro fra il Como e la Res Roma sul campo di Ponte Lambro, uno 0-0 che porta la firma di Rosalia Pipitone portiere giallo rosso che, con due “portentosi” interventi, ha permesso alla sua squadra di uscire dal campo lariano con almeno un punto.
La partita è stata sostanzialmente equilibrata, agonisticamente giocata alla pari dalle due squadre con la formazione locale che nei novanta minuti si è resa però più pericolosa dell’avversaria, specialmente grazie alle rapide ripartenze di Cama ed Erba, nella prima frazione di gioco, e di Mazzola nella ripresa.
La prima occasione spetta però alla Res Roma, al 4 minuto, sventata con una coraggiosa uscita di Piazza sui piedi di Nainggolan.
Per una quindicina di minuti le rispettive difese hanno ben controllato gli attacchi avversari, anche se qualche brivido è arrivato sia da una parte che dall’altra, da alcuni traversoni in area o da azioni susseguenti ad azioni di calcio d’angolo non sfruttati a dovere dalle attaccanti.

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Giornata di bel calcio in quel di Bitetto, la Pink Bari padrone di casa ospita un Brescia in serie positiva da 9 giornate. La compagine pugliese sta macinando buon gioco ed è in crescita da un mese e mezzo a questa parte, attende dunque agguerritissima le leonesse di Milena Bertolini.
Si parte subito fortissimo con un’occasione ghiotta dopo neanche 30 secondi di gioco tra i piedi di Dell’Ernia, che per fortuna non trova lo specchio della porta difesa da Marchitelli calciando dentro l’area di rigore. Dopo la paura iniziale le due squadre iniziano a studiarsi e per un buon 15 minuti non succede nulla da segnalare. Al 17’ però arriva il gol di Tarenzi che si infila in mezzo alle maglie della retroguardia barese e fredda l’estremo difensore con un destro secco. Uno a zero e partita che si mette sui binari giusti. La Pink pressa senza sosta e cerca di impedire al centrocampo biancoblu di fare gioco. Il Brescia però trova il raddoppio con la solita Sabatino. Bomber che non tradisce mai!

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